Grumo Nevano. Peppino Landolfo “Voto di scambio e conflitto d’interesse. Assicurare democrazia, legalità e trasparenza”

Alcune settimane fa dalle pagine di Grumo Nevano News, ho lanciato a tutti gli ambienti ed espressioni politiche locali, un invito ad elevare il livello del confronto politico sui temi, evitando sterili polemiche improduttive e dannose alla serenità del confronto democratico e costruttivo. Per certi versi, anche se qualcuno mi contesta una certa parzialità, gli addetti ai lavori in queste settimane di incontri e confronti, mi hanno dato atto del contributo dato alla causa nell’abbassare i toni, lasciando spazio a tutti nel comunicare attraverso il giornale, almeno a chi ha interpellato la nostra redazione. Ciò non esclude però da parte mia, in qualità di giornalista, di approfondire aspetti importanti e fondamentali che, riferiti in generale per tutte le competizioni elettorali, inquinano quella che invece dovrebbe essere una democratica e trasparente corsa alla carica di Sindaco, al seggio in consiglio comunale: la pratica del voto di scambio, i conflitti d’interesse, ossia due macigni che un candidato a Sindaco, un candidato al consiglio comunale, non dovrebbe averne nel proprio curriculum onde assicurare agli elettori, una corretta e non inquinata competizione elettorale. Ad esempio posizioni apicali nei vertici di consigli di amministrazione di aziende pubbliche e private, dipendenze dirette di professioni, lavoratori e servizi pubblici, sono quelle principali condizioni che nei fatti determinano palesi conflitti d’interesse e in particolari casi, si rivela una sorta di velato voto di scambio che negli ultimi anni, non si limita ad offrire solo denaro, ma piaceri, posti di lavoro, pratiche da sbrigare di diritti fatti passare per doveri reverenziali e altro che possa essere utile ad intercettare il voto. L’invito è quello di evitare di determinare chiare condizioni di conflittualità e di far prevalere il buon senso, la democrazia, la legalità, tanto da contribuire ad una competizione leale che aiuterebbe ancor più ad abbassare i toni ed elevare il confronto politico.