Casandrino: Due distinte operazioni della Polizia locale terminano in due denunce ed una sanzione di 5000 Euro

di Caterina Flagiello

Non si ferma il lavoro della Polizia Municipale di Casandrino, impegnata in due distinte  operazioni sul territorio comunale, due interventi che hanno portato al sequestro di alcuni rifiuti solidi urbani parzialmente dati alle fiamme, oltre al sequestro e alla distruzione di cibo preparato a bordo strada, senza rispettare alcun requisito igienico sanitario e senza alcuna autorizzazione. Spesso nel territorio di Casandrino si assiste a ritrovamenti di rifiuti abbandonati oppure incendiati, scarti industriali, edili o di altra natura, talvolta anche pericolosi, ad opera di criminali che attendono la notte per agire e scaricare i rifiuti, l’ultima volta è stata appena il mese scorso con il ritrovamento di alcuni scarti di lavorazione. In questo caso invece, l’esasperazione degli abitanti ha raggiunto il limite, spingendoli a denunciare e a segnalare un cittadino, intento a bruciare rifiuti solidi urbani all’interno del cortile della sua stessa abitazione, senza preoccuparsi dei danni all’ambiente, a sé stesso ed ai suoi vicini. La polizia locale di Casandrino, guidata dal comandante f.f. Russo, con l’ausilio del nucleo di Polizia Ambientale guidato dagli agenti Ass.te P.M. Piscopo e Ass.te P.M. Lacerenza, hanno deferito in stato di libertà un cittadino casandrinese. Davanti agli agenti intervenuti sul posto, l’uomo ha poi ammesso le sue responsabilità mentre i rifiuti parzialmente incendiati sono stati posti sotto sequestro. In un’altra operazione invece gli agenti hanno provveduto a deferire in stato di libertà un cittadino che preparava e vendeva carciofi arrostiti a bordo strada, nella totale assenza di qualunque requisito igienico sanitario ed autorizzazione. Inoltre i carciofi già pronti per la vendita, risultavano in uno stato di cattiva conservazione, per questo sono stati sequestrati e distrutti, mentre le attrezzature sono state sequestrate. Al venditore abusivo è stata comminata una sanzione di euro 5.000.