Il termine “spezzatino” avrebbe assunto tutto un altro significato se i fuochi nascosti sotto al bancone frigo di una macelleria fossero inavvertitamente esplosi. Non una svista o una sistemazione provvisoria ma un’attività parallela fervente. Dietro le carni esposte in vendita, infatti, un macellaio di Casandrino vendeva anche botti illegali. Proposti e mostrati verosimilmente ai più fidati, i fuochi erano stoccati in alcuni scatoloni sotto il banco frigo del negozio. I carabinieri della stazione di Grumo Nevano hanno trovato di tutto: 6 fontane luminose, 120 “draghetti”, 56 di botti “a muro”, 12 “libellue”, 2 rendini e 8 scatole di fuochi pirotecnici. La perquisizione si è estesa anche nell’abitazione del macellaio. In bagno 71 ordigni non convenzionali, di quelli che potrebbero far saltare un’auto. Il commerciante, 47enne di Casandrino già noto alle forze dell’ordine, è stato arrestato ed è ora ai domiciliari in attesa di giudizio