Casandrino. Rosa Marrazzo “Potrò sempre camminare, a differenza di qualcun altro, a testa alta. Ho ripulito, con il mio nome, la loro reputazione e di questo chiedo scusa alla città”

Questa mattina i consiglieri di minoranza ANTONIO AULETTA, ROSA CHIANESE, ANGELO CHIANESE, GIUSEPPE SALZANO, ANTONIO TAULETTA, ANTONELLA TINTORE, FILOMENA PEZZELLA, SALVATORE PICARDI e i tre di maggioranza DANIELE D’ETTORE, ELEONORA RUSSO, ANNA GALDIERI hanno posto fine a questa Amministrazione rassegnando le dimissioni.

Senza motivazioni se non la solita litania “perché è venuto meno il rapporto di fiducia con il Sindaco”.

Sin dall’inizio ho operato sempre per il bene del paese e negli interessi dei casandrinesi.

Sotto la mia consiliatura:

– e’ stato abbattuto il costo delle case famiglia passando dai circa 500.000€ all’anno fino ad arrivare al di sotto dei 100.000€ all’anno,

– e’ stato rifatto il manto stradale di gran parte delle strade cittadine e del Comune in via De Angelis,

– sono stati effettuati importanti lavori di edilizia scolastica nei vari plessi,

– e’ stato aperto (questa volta per davvero) l’asilo nido comunale,

– sono stati ripresi i lavori della casa comunale,

– sono stati completati i loculi, realizzata la rete fognaria ed il rifacimento della facciata esterna,

– e’ stata aumentata la percentuale di raccolta differenziata,

– sono stati ottenuti due finanziamenti per quanto riguarda l’installazione di telecamere,

– sono stati ottenuti i finanziamenti per la digitalizzazione dell’Ente,

– a breve partirà l’ampliamento del parco per tutti in via Chiacchio,

– la realizzazione di un campo di basket polivalente in via Chiacchio,

– e’ stato tappezzato il paese di fiori, panchine e cestini per la raccolta e quelli per le deiezioni canine,

– sono state installate le colonnine per la ricarica di auto elettriche,

– sono stati installati i punti salvavita con defibrillatori,

– e’ stata ottenuta l’auto ibrida per l’ente in comodato d’uso,

– e’ stato sempre garantito il soggiorno climatico per gli anziani e il campo estivo,

– e’ stato ottenuto il finanziamento per la tensostruttura in via Palermo e il campo sportivo in viale Siracusa,

– e’ stata accettata la candidatura per la riqualificazione del plesso Torricelli (ex scuola media),

– e’ stata accettata la candidatura per il rifacimento del manto stradale di via Paolo Borsellino con pista ciclabile annessa,

– e’ stata accettata la candidatura per la realizzazione dell’interconnessione tra Casandrino e Grumo Nevano nelle arterie di via Marinaro,

– e’ stato ripristinato il servizio di trasporti linea T71B.

Per non parlare dei tantissimi eventi che hanno ripopolato questo paese.

A breve, inoltre, partiranno i lavori del Parco Comunale e successivamente quelli di riqualificazione di piazza Kennedy.

In più, alcuni assessori ed io ci siamo fatti carico a spese nostre di alcuni servizi urgenti, anche più banali, perché l’Ente è in dissesto.

A proposito del dissesto, con ogni probabilità l’anno prossimo ne usciremo grazie al lavoro incessante e qualificato di alcuni collaboratori esterni che ho dovuto nominare e dall’oculata amministrazione da me portata avanti.

Questo, e non solo, è quello che ha prodotto la mia Amministrazione.

Adesso che si porta in Consiglio Comunale l’adesione all’Ente Idrico Campano per ritornare all’acqua pubblica e ridurre il costo per i cittadini, da un giorno all’altro iniziano mal di pancia, malanni, dimissioni e mancanza di fiducia nella mia persona. Senza apparenti motivi e senso di responsabilità.

Anzi, il comportamento che qualifica questi personaggi consiste nel fatto che sono venuti ieri in Consiglio Comunale chiedendo anche il rinvio all’ordine del giorno riguardante appunto l’acqua pubblica, quando avevano già firmato il documento di sfiducia il giorno prima, protocollato poi questa mattina.

Lascio qualsiasi altro commento alla libera interpretazione dei cittadini.

Si poteva fare di più? Certo, nella vita ho imparato che si può sempre fare di più, ma di una cosa sono certa: potrò sempre camminare, a differenza di qualcun altro, a testa alta consapevole di aver trattato tutti alla pari dando a tutti la stessa meritata visibilità, cosa che mi apprestavo a fare anche in questi giorni nell’ambito di una sana rotazione, ma sempre lontana dall’accettare assurdi giochi di potere e inspiegabili pretese.

E forse proprio questo ho sbagliato (e per questo chiedo scusa alla cittadinanza): aver dato visibilità ad alcuni e aver ripulito, con il mio nome, la loro reputazione.