Giovane mamma muore per una emorragia, indaga la Procura

Il day after la tragica morte di Maria Teresa Comentale è surreale a Gragnano come a Casola di Napoli, le due città dove la giovane mamma viveva ed era nata. La 35enne è morta l’altra notte all’ospedale San Leonardo dove era giunta con una grave emorragia interna. I medici del nosocomio stabiese hanno combattuto per ore per tenerla in vita, ma alla fine il cuore di Maria Teresa non ce l’ha fatta. Lo strazio in cui parenti ed amici sono piombati è enorme. Per il marito, in particolare, che in soli 5 giorni è passato dalla gioia per la nascita della prima figlia al dramma per la perdita della moglie. Lui è carabiniere a Firenze e con Maria Teresa domenica scorsa era iniziato un nuovo percorso della loro vita, quello di genitore. Oggi, invece, si ritrova avvolto in un dramma che mai avrebbe pensato di vivere. Molti i messaggi di cordoglio giunti finora alla famiglia. Dai colleghi di lavoro della 35enne, infermiera al Santobono di Napoli, a quelli del sindaco di Casola, Peccerillo. Tutti dello stesso tenore: sconforto e rabbia per una morte assurda. Il marito di Maria Teresa ora però vuole vederci chiaro su quanto accaduto e capire se ci sono delle responsabilità per la morte della moglie. E così ha chiesto alla Procura di indagare. I carabinieri di Castellammare hanno quindi acquisito le cartelle cliniche della 35enne, prima presso la Villa Stabia, dove aveva dato alla luce la figlia, e poi quelle del San Leonardo dove Maria Teresa ha vissuto gli ultimi istanti della sia vita. La donna aveva partorito alla Villa Stabia. Dopo vari consulti si era deciso di far nascere la piccola con il parto cesareo. Si volevano evitare complicazioni. Complicazioni che sono però sorte dopo il parto, con dolori alla pancia che hanno accompagnato Maria Teresa per diversi giorni fino a quando è caduta in bagno nella notte perdendo i sensi. Quindi la corsa in ospedale e i tentativi estremi per salvarla. A nulla sono servite le trasfusioni a cui è stata sottoposta. La perdita di sangue è stata tanta e fatali sarebbero stati i due infarti subito in poche ore. Il cuore, con poco sangue da pompare, sarebbe andato in sofferenza. Di qui il lento decesso. La salma è stata quindi posta sotto sequestro in attesa della probabile autopsia che il pm potrebbe disporre già oggi. Nell’attesa che gli inquirenti facciano luce su questo triste caso, non resta che stringersi forte al dolore della famiglia.