Grumo Nevano, ECCO IL CONSIGLIO COMUNALE. A BREVE LA NUOVA GIUNTA DI BERNARDO

GRUMO NEVANO.Nessuna sorpresa: la proclamazione degli eletti conferma la composizione del consiglio comunale, così come era emerso dopo lo spoglio. Sindaco Gaetano Di Bernardo, con una maggioranza composta da Storia futura 3 (Giovanni Landolfo, Roberto Marino e Antonio Iovinella) Con Di Bernardo sindaco 2 (Gianluca Esposito e Tammaro Chiacchio), Progressisti 2 (Aldo Chiacchio e Antonio Chiariello),Uniti per cambiare 2 (Tammaro Faccenda e Rosa Conte) e Nuova Generazione 1 (Ciro Rosario Gervasio). In minoranza: Angelo Campanile (candidato a sindaco), Forza Italia 1 (Assunta Liguori), Con Campanile sindaco 1 (Vincenzo Orefice), Movimento Popolare 1 (Angela Lamanna); Movimento 5 Stelle 2 (Giuseppe Ricciardi e Francesco Manco). In questi giorni Di Bernardo è al lavoro per la composizione della giunta, che a quanto pare non sarà espressione dei gruppi che compongono la maggioranza, ma avrà un profilo squisitamente tecnico. Quasi tutti i consiglieri sono d’accordo con il neosindaco con la scelta di indirizzarsi verso la nomina di assessori di alto profilo. Qualche sporadica riottosità sembra che si stia spegnendo. Così come si sta rivelando di supporto il contributo offerto da Aldo Chiacchio, uno dei neoconsiglieri con un curriculum politico di tutto rispetto. Il lavoro in sintonia a breve dovrebbe produrre l’ufficializzazione dell’esecutivo. Un altro discorso per la presidenza del consiglio, che Di Bernardo non ha fatto mistero vorrebbe affidare, d’intesa con il suo gruppo al leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Ricciardi, ipotesi che avevamo anticipato subito dopo lo spoglio. Per diversi motivi. Di Bernardo e Ricciardi hanno lavorato in sintonia all’opposizione, ed hanno maturato un feeling che potrebbe risultare produttivo adesso che il primo è stato eletto sindaco ed il secondo dovrebbe essere relegato all’opposizione. Di Bernardo è consapevole delle potenzialità del capogruppo del M5S, della sua coerenza, onestà e professionalità. Eleggerlo presidente del consiglio, significherebbe inaugurare un nuovo corso politico, mettendo da parte il manuale Cencelli. Solo che Di Bernardo deve fare i conti con qualche suo iscritto che vorrebbe che il partito continuasse all’opposizione. Una scelta miope che non proietterebbe il M5S verso una crescita. Contrariamente Ricciardi, con il suoi legami con il governo centrale potrebbe fare da trait d’union con il comune.
ADP Fonte quotidiano Roma