Grumo Nevano, LA PAGELLA PIU’ NERA DELLA STORIA AMMINISTRATIVA GRUMESE DAL DOPOGUERRA

Passeranno alla storia come i record man e record girl dell’inefficienza politica, dell’immobilismo amministrtivo, delle vicende giudiziarie che hanno portato all’arresto del sindaco Pietro Chiacchio, di un funzionario, degli avvisi di garanzia, della surroga di una consigliere prima degli eletti per una condanna penale. La valutazione fatta è senza voto, impossibile trovare differenze, sembrano nati per stare politicamente insieme.

Sindaco Pietro Chiacchio

Chiude il 2017 peggio del 2016 con lui la città è collassata. Colpito prima da avviso di garanzia poi arrestato, ha stabilito un record: passerà alla storia come il primo tra i primi cittadini a subire un provvedimento cautelare ai domiciliari. Conoscendolo dispiace tantissimo, perchè volevamo che passasse alla storia politica grumese come il sindaco dell’esperienza che conta in positivo, peccato che la sua indubbia esperienza sia servita a nulla, gli auguriamo invece che l‘esperienza che conta possa almeno servire ad uscire fuori dai guai giudiziari. Inutile stare quì ad elencare cosa è successo, la città sa tutto e, a differenza di altre istituzioni, ha già sentenziato nei suoi confronti, basta parlare in giro. Gli rimarrebbe da salvare il salvabile oltre la sfera politica già definitivamente compromessa, ma la sua ostinazione a non dimettersi (e non si capisce il perchè) certamente non lo aiuta professionalmente, anzi, senza averne il controllo, sta aiutando vice sindaco e i suoi a gestire cose e situazioni che invece avrebbe dovuto gestire il sindaco eletto dal popolo. Solo lui può salvarsi e fermare chi sta continuando ad affossare la città, ad operare in fuga solitaria. Un vero disastro politico amministrativo che ci ha condotto alla soglia e forse alla vigilia di un commissariamento prefettizio e di altri possibili pesanti provvedimenti.

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Carmine D’Aponte 

Siamo al capolinea…, disse in Consiglio comunale riferendosi al Bilancio. Dimenticò di dire che dal 2008, due volte assessore, è stato lui il maggior guidatore dell’autobus che è giunto al capolinea, o da assessore al Bilancio o commissione Bilancio. Nove anni per affermare l’arrivo al capolinea, per deragliare, e poche ore per prendersi, senza un solo voto, la fascia di sindaco, purtroppo sulle disgrazie del sindaco. Non si dimetterà mai statene certi, deve compiere la sua missione politica-contabile, il gruppo politico di riferimento ovviamente gli dice di non mollare per un presunto senso civico, una presunta responsabilità  politica verso la città, adesso comandano loro, con un sindaco ormai fuori gioco. Ci auguriamo che la missione politica-contabile non sia il definitivo dissesto finanziario o progetti che incidono sulle tasche dei cittadini grumesi, come già è emerso nella proposta di privatizzazioni dei tributi per fortuna bloccata dall’azione politica della minoranza. Oltre al deragliamento ci potrebbe essere poi una beffa che i grumesi non meritano.

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Mario Lamanna 

Lo scorso anno scrivemmo di un assessore inutile per la città, ovviamente inteso come incapacità di amministrare, oggi lo ribadiamo ancora più forte  alla luce anche di fughe in avanti sembra non gradite dai suoi colleghi consiglieri e assessori. Da “urbanista” inteso come assessore, è stato troppo impegnato al controllo politico e amministrativo sulla realizzazione dei 48 alloggi che avvenisse tutto come da programma, perdendo di vista manutenzione, ecologia e viabilità: solo grane. Impegnatissimo sulla questione pubblica illuminazione per dare “luce” migliore ai grumesi attraverso un progetto a largo respiro, un disastro invece sulla manutenzione degli immobili scolastici per ciò che gli compete oltre alle competenze dell’assessore ai lavori pubblici ed edilizia scolastica.

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Antonio Chiacchio 

Lavori pubblici uno sperpero di denaro pubblico senza precedenti: da Via Pola, ai lavori della Casa comunale, a lavori in via Giotto, “bruciati” oltre 400.000 euro con il risultato di avere un Comune in piazza chiuso, una strada via Pola chiusa, tre scuole sconvolte e i problemi irrisolti, perfino una semplice caldaia è risultata un problema irrisolto. Milioni di soldi pubblici persi per progetti bocciati dalla Regione Campania, non entrati nelle graduatorie nei posti finanziabili. Peggio di così non si poteva, non troviamo riscontro nella storia amministrativa grumese dal dopoguerra. Ma di cosa vogliamo parlare? In  un paese normale sarebbe già stato dimesso, ma siamo a Grumo Nevano dove le dimissioni oltre a non darle, si ritirano pure quelle irrevocabili.

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Carla Cimmino 

Le dimissioni irrevocabili e poi ritirate parlano chiaro, a chi ha letto cosa era scritto in quelle lettere lasciamo i commenti perchè nei vocabolari italiani troviamo difficoltà nella ricerca di parole tali da descriverne sia il senso civico, etico e politico che l’operato amministrativo. Cosa abbia fatto per la trasparenza o legalità è impossibile valutarlo perchè non ha fatto nulla, mentre per le politiche sociali almeno una cosa l’ha fatto: quella di rimanere in giunta aiutando chi è in difficoltà nell’esecutivo, un’opera sociale meritevole.

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Rosa Bencivenga 

Un fallimento politico e amministrativo come delegata all’edilizia scolastica: le vicende degli ultimi giorni sono abbastanza chiare. Le poche delibere approvate, nella maggior parte di esse, riguardano eventi che spesso coinvolgono Frattamaggiore. E’ inutile lamentarsi poi che a Frattamaggiore ci andiamo tutti. E a Grumo Nevano?

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Consiglieri comunali Angelo Rennella, Pina Chianese, Gennaro Brisetti, Rino Maisto, Enzo Liguori, Anna Di Matteo, Guido Miele, Gianpiero De Santis, Pasquale D’Angelo.

Il tutto è racchiuso in una frase pronunciata spesso in consiglio comunale dalla maggioranza dopo gli arresti del sindaco: sono fatti personali che non ci riguardano. In sostanza hanno scaricato il sindaco sin dalle prime battute. Alla faccia della solidarietà! Non hanno perso un solo minuto a prendersi la fascia tricolore e continuare nel disastro30 mesi che passeranno alla storia politica come i peggiori degli ultimi 72 anni. Inefficienza politica, assenza verso le problematiche più importanti, sperpero di risorse economiche, tassazione selvaggia, abbandono nei servizi, nella manutenzione. Sono i principali responsabili politici di tutto il degrado attuale, TUTTI e 9, nessuno escluso . Sono ancora lì a difendere la propria rendita politica di posizione come se nulla fosse accaduto, alimentando dubbi e legittimi sospetti nella popolazione. Gravissimo il loro immobilismo avallando l’inefficienza dell’esecutivo sulle vicende che riguardano la sicurezza e le scuole: esempio Angelo Rennella che da presidente del consiglio comunale, deve attendere la richiesta della minoranza per convocare una discussione nel merito di un problema così grave dopo la chiusura della scuola di via Vespucci, la dice tutta sull’affidabilità politica e la sensibilità verso i reali problemi, il doppio petto politico. Il loro senso civico e di etica politica, con questi comportamenti politici, è stato e rimane nullo.