Grumo Nevano, “SE IL PRESUNTO TERRORISMO NELLA COMUNICAZIONE SERVE A SALVARE BAMBINI INNOCENTI, FIERI DI ESSERE TERRORISTI”

Il Consiglio comunale di ieri sera sul tema dell’emergenza scolastica ha evidenziato per bocca dell’assessore Antonio Chiacchio tre aspetti sui quali occorre fare una seria riflessione. Occorre poi domandarsi in quale Nazione viviamo, se la libera, democratica e repubblicana Italia, oppure in una Nazione dove trionfa l’anarchia o la più pessima delle dittature o, ancora peggio, in una Nazione dove il valore della vita equivale a zero rispetto al Dio denaro.

Cominciamo dall’aspetto meno gravoso che però, con questi amministratori, è diventato un grave problema: accendere una semplice caldaia in una scuola. Ci sono voluti ben 35 giorni per capire cosa fare con la caldaia – oggi ancora spenta – durante i quali gli alunni sono rimasti al freddo con le coperte addosso. Ieri abbiamo ascoltato dalla bocca dell’assessore Antonio Chiacchio che è avvenuto un miracolo: la caldaia non deve essere sostituita ma sistemata e lo faranno in pochi giorni! Strano che l’ufficio tecnico, interpellato dal Consigliere Tammaro  Faccenda, avesse un parere diverso a seguito di sopralluogo e sembra stava già preparando le carte per una nuova gara per sostituirla. Chi avrà ragione? Il secondo aspetto, riguarda la sicurezza delle scuole. Nel merito di via Vespucci, abbiamo appreso sempre per bocca dell’assessore Antonio  Chiacchio, …che i numeri, i parametri tecnici dei test sulla prima relazione dello stato delle strutture, forse sono un po sovraccarichi nelle medie, ritenendo la cosa non così tanto grave… Sta di fatto però che nella seconda relazione c’è scritto chiaramente che doveva essere chiusa e forse – diciamo noi –  già da parecchio tempo. Ebbene se la cosa non è così tanto grave, in attesa dei professori universitari, si abbia il coraggio di riaprirla, e risparmaiare altri 50.000 euro di lavori per via Quintavalle, altrimenti il parere tecnico-politico enunciato dall’assessore Chiacchio, non fa altro che sminuire un pò il lavoro di un tecnico responsabile il quale, con coscienza ed etica professionale,  ha scritto che di fronte ad una scossa di terremoto consistente, la scuola potrebbe crollare. Terzo aspetto riguarda la comunicazione, sempre per bocca dell’assessore Antonio Chiacchio, per un presunto allarmismo e terrorismo che fanno i media, i blog, le mamme su Facebook sulla sicurezza. Ebbene se il presunto allarmismo e terrorismo nella comunicazione serve a salvare vite umane, in particolare bambini, chi scrive è fiero di essere un probabile terrorista insieme alle mamme che difendono i loro figli. All’assessore Chiacchio ricordiamo che non basta nascondere le proprie responsabilità politiche dietro il paravento che in Italia solo il 30 percento delle scuole sono sicure, perchè anche la scuola di San Giuliano era sicura però fu l’unica struttura a crollare e determinare morte. Un amministratore efficiente, lavora per entrare in quel 30 percento e non rimanere immobile in quel 70 percento sperando che la natura non faccia le bizze. 

Nei fatti ieri sera abbiamo appreso che spenderanno altri 50.000 euro per iniziare i lavori, poi, precedenti come via Giotto insegnano, si arriverà a mille e una notte, smantellando la scuola di via Quintavalle sottraendo i laboratori agli attuali alunni, per costruirci tre aule per la materna. Si parla di costruire perfino un muro per rendere autonome le aule. Un altro schiaffo alle strutture scolastiche, mentre scoppierà il caso dell’asilo nido gestito dall’Ambito 17 che ovviamente ci vorrà vedere chiaro cosa sta succedendo. E ancora più grave dalla discussione non abbiamo saputo quando l’emergenza finirà.  Decisi gli interventi nel merito da parte della minoranza. L’Avv. Gaetano Di Bernardo “Emerge una chiara incapacità di programmare sperperando soldi a casaccio per spese straordinarie prelevati dai famosi 2.800.000 riservati invece per lavori ordinari agli istituti scolastici, oltre 400.000 euro già spesi ma con tutte le scuole ancora senza certificati di agibilità. Non avete voluto ascoltare le nostre soluzioni alternative per non andare in via Giotto e adesso il problema si è aggravato. Un fallimento da addebitare esclusivamente all’attuale amministrazione”. Peppe Ricciardi “Gli attuali amministratori hanno dimenticato di fare politica, di cosa sia la politica. In tutta la faccenda hanno ignorato i soggetti più deboli, i bambini, quelli che subiscono scossoni psicologi e ambientali nell’essere spostati come pacchi postali. Senza alcun sussulto di coscienza e di responsabilità. Ma alla fine pagheranno per tutti i disagi che stanno provocando alla città”