Grumo Nevano, CLIMA PESANTE E OMERTOSO VERSO DI NOI E DELLA STAMPA. RENNELLA, CHIANESE, DI BERNARDO SONO LA SINTESI DI COSA STA ACCADENDO

Di Bernardo “Uno sconcertante silenzio sugli indagati e gli avvisi di garanzia”. Pina Chianese “Fino a prova di colpevolezza massima fiducia in tutti gli indagati, sindaco, ma se agli avvisi dovessero succedere poi i rinvii a giudizio la cosa cambierebbe atteso la gravità delle ipotesi di reato”

In Consiglio comunale, ancora una volta quasi tutti gli interventi della maggioranza, compreso quello del presidente Rennella sempre più presidente di parte, hanno riguardato la nostra informazione tirata in ballo sulle questioni degli avvisi di garanzia con becere allusioni di addetto stampa e cattiva informazione, tali da renderci ancor di più facile bersaglio di qualche facinoroso al quale non va giù che abbiamo trattato tematiche che toccano i grandi interessi economici. Nel ricordare al presidente Rennella che anche lui, quando era all’opposizione, ha usufruito quotidianamente dello spazio di Grumo Nevano News gratis senza alcun contratto con noi da addetto stampa (addetto stampa che invece adesso ha insieme al sindaco e alla maggioranza pagato con i nostri soldi oltre 12.000 euro all’anno) ribadiamo alla città e agli organi di controllo e sicurezza, i nostri timori, le nostre paure per possibili azioni punitive alla nostra incolumità.

Un brutto clima di delegittimazione verso la libera informazione non solo di Grumo Nevano News ma di tutta la stampa, un’altra brutta pagina della politica locale. Sugli avvisi di garanzia agli indagati, ci preme sottolineare agli pseudo garantisti e giuristi di turno, che non si tratta di nessuna fuga di notizie ma di conseguente  comunicazione di atti non secretati dopo la notifica agli interessati come dice la legge, e già siamo stati corretti nel non divulgare i nomi, altro che processo mediatico!

Anche se potremo fare i nomi  con i capi di ipotesi di reato sin d’ora, ma poichè siamo noi i veri garantisti attendiamo i prossimi step della Procura della Repubblica e della Guardia di Finanza.

Sul tema importante l’intervento di Pina Chianese  che condividiamo in toto, “Fino a prova di colpevolezza massima fiducia in tutti gli indagati, sindaco, ma se agli avvisi dovessero succedere poi i rinvii a giudizio la cosa cambierebbe atteso la gravità delle ipotesi di reato” ha dichiarato in sintesi.

Così come l’Avv. Gaetano Di Bernardo che oltre a sottolineare “un comportamento omertoso deprecabile da parte della maggioranza dal punto di vista politico che non si esprime sulla opportunità di adottare provvedimenti disciplinari a garanzia dell’operato dell’amministrazione, a prescindere dagli sviluppi penali, ha ribadito anch’egli un legittimo garantismo fino a prova di colpevolezza, ma esiste un’etica e una città da rispettare, cosa che non è avvenuta mentre circolano voci di un altro assessore colpito da avviso di garanzia e un consigliere comunale di maggioranza colpito da indagini della Polizia Provinciale, un quadro amministrativo desolante

Di Bernardo ha poi messo in grande difficoltà l’assessore Antonio Chiacchio il quale incalzato sui problemi di via Pola e la sicurezza della casa comunale non ha risposto ai quesiti di un  mancato controllo delle procedure “Emergono fatti sconcertanti sui lavori per la messa in sicurezza della casa comunale, sulla ditta che ha eseguito i lavori con affidamento diretto, così come su via Pola ancora chiusa e con un nuovo cedimento nonostante la spesa di 150.000 euro fuori bilancio e le responsabilità del Comune ancora da chiarire. Una situazione generale molto grave con la sede comunale che da un momento all’altro potrebbe cedere. Un clima che non ci consente di continuare con serenità il nostro ruolo”. 

Per la cronaca Di Bernardo e Faccenda hanno abbandonato l’aula in segno di protesta così come Ricciardi e Mormile non sono saliti in aula per una questione di sicurezza della struttura ampiamente denunciata agli organi competenti. Assente pure il consigliere D’Errico.