Grumo Nevano, LA MIA PRIMA SCHEDA ELETTORALE: Dopo 41 anni non posso rinunciare a questa scheda, domenica voto NO.

Nell’archivio personale dove ho custodito tante testimonianze della vita politica e amministrativa di Grumo Nevano, ho ritrovato la mia prima scheda elettorale, avevo 18 anni e finalmente potevo scegliere attraverso il voto.

Quando ho toccato la scheda, in pochi minuti ho rivissuto 41 anni di politica, era il 1975. Avevo raggiunto i 18 anni e il diritto al voto, il diritto sancito dalla Costituzione Italiana, la sovranità popolare, la possibilità di scegliere i rappresentanti nel Parlamento, nelle Regioni, Province e Comuni.

Nello specifico si votata il rinnovo del Consiglio Regionale, Provinciale e dei Consigli Comunali. Erano anni intensi e per certi aspetti pericolosi per chi come me era impegnato attivamente a destra, nel MSI, ci si ammazzava per difendere i propri ideali, da destra a sinistra e nel bel mezzo della lotta politica c’erano le Brigate Rosse, Ordine Nuovo, il terrorismo estremo. Tanti ragazzi morti per un ideale, tanti innocenti ammazzati per una rivoluzione che non si è mai compiuta.

C’era però principalmente la politica, quella con la P maiuscola, quella dei valori, degli ideali, della passione, dell’impegno sociale, lontana miliardi di anni luce dalla politica di oggi, se ancora la vogliamo definire politica: anzi direi di non definirla propria in quanto è senza ideali, senza valori, senza impegno sociale, ma soltanto il veicolo per impadronirsi del potere per poi scoprire non avere quelle giuste qualità e competenze per gestirlo in funzione del bene pubblico.

L’unico modo che ci rimane per cercare di ricostruire una politica che sappia svolgere la funzione per la quale è nata, nonostante tutto, rimane il diritto al voto, saper scegliere i nostri rappresentanti ed evitare assolutamente che soggetti senza ideali, senza valori e senza impegno sociale, possano nominare i loro galoppini senza sottoporsi all’esame della sovranità popolare.

Si può pure sbagliare nelle proprie scelte, ma nessuno deve impedirci di scegliere, ed io che di schede elettorali ne ho avute tantissime in 41 anni, non posso rinunciare ad averne un’altra per recarmi nella sezione n. 13 di viale 24 Maggio e votare liberamente, per questo domenica andrò a votare in via 24 Maggio sperando che non sia l’ultima volta. Cosa voterò? NO, un fortissimo NO, un NO per difendere la dignità di tutti noi, la libertà del voto popolare. Peppino Landolfo

prima-scheda-elettorale