Grumo Nevano, UNA “MORTE” ANNUNCIATA CON UN ATTO ILLEGITTIMO E LA GRAVITA’ DI UNA LETTERA LETTA A PORTE CHIUSE NEL CONSIGLIO COMUNALE SULLE ZONE F

Gennaro Brisetti, Pina Chianese, Rino Maisto, Angelo Rennella, Vincenzo Liguori, Piero De Santis, Anna Di Matteo, Pasquale d’Angelo, Guido Miele, Pietro Chiacchio hanno scritto forse la pagina più nera della storia amministrativa della città, quella che affonda definitivamente ogni speranza di rinascita.

Con il loro voto favorevole alla revoca della delibera del 2009 e la bocciatura delle mozioni presentate dalla minoranza, hanno dato il via, forse, ad una delle più scellerate e clamorose operazioni politiche che di politica non hanno un fico secco, ma di sola natura commerciale, i cui interessi economici sono esclusivamente del privato, di un privato investitore, e certamente non dei grumesi  per i quali su quei terreni, un’amministrazione seria, corretta e responsabile, avrebbe dovuto costruirci scuole, verde, servizi, e non sale da gioco d’azzardo e grandi salumerie previste su altri tipi di terreni.  Ma questo non è accaduto e qualcosa di più consistente della coscienza civica è prevalso su chi ha votato favorevolmente.

Un atto amministrativo ancora più grave all’indomani di una lettera anonima recapitata a 4 consiglieri comunali tra i quali Gaetano Di Bernardo che ha letto il testo integrale a porte chiuse nel Consiglio comunale tra le proteste del pubblico fatto uscire dalla sala. Un testo gravissimo che sembra citare proprio fatti legati alle zone F e all’insediamento di supermercati e sale da gioco d’azzardo in quelle zone. Un testo che probabilmente è già al vaglio della Magistratura anche se il presidente Angelo Rennella ha invitato il segretario ad inviare tutto in Procura. Vi terremo informati degli sviluppi che si annunciano clamorosi su questa vicenda

Non sono bastati gli appelli e gli eccezionali interventi dell’Avv. Gaetano Di Bernardo, Peppe Ricciardi e Franco Iannucci per scongiurare questa scellerata azione che preannuncia una valanga di cemento al centro della città senza parcheggi, senza servizi, medici, sociali, sportivi. Un atto illegittimo rispetto al Piano Regolatore, un atto che sarà impugnato innanzi al TAR per  restituire ai grumesi quello che ieri sera gli è stato sottratto da 10 amministratori.

Nel merito degli interventi, magistrali e di grande lezione politica e amministrativa quelli dell’Avv. Di Bernardo, di Iannucci e Ricciardi improntati esclusivamente alla difesa del nostro territorio, agli interessi dei grumesi, a far capire ai 10 della maggioranza la gravità di quello che hanno fatto sia in termini ambientali, urbanistici che legislativi atteso che il Piano Regolatore è lo strumento madre che impone le regole da rispettare, gli standard da rispettare che, nel nostro caso, non sono state rispettati e sarà il TAR a decretarlo.

L’Avv Di Bernardo ha rimarcato tutte le inefficienze di questi 15 mesi definendo …”l’operato degli amministratori lontano dalle promesse del programma elettorale, una truffa politica ai danni degli elettori i quali sono i primi a rimanere allibiti  e pentiti di aver votato questi soggetti. Perche’ non fare un referendum popolare e ascoltare il parere dei grumesi sui servizi che mancano e che vorrebbero sulle zone dedicate dal piano regolatore invece del cemento selvaggio e speculativo”

Interventi fatti con un senso civico eccezionale al di la delle parti, ma solo per evitare questo ennesimo scempio urbanistico, un senso civico di cui non si ha traccia nei 10 amministratori che hanno pianificato questa scelta “politica”.

Alcuni dei 10 amministratori hanno perfino bleffato con qualche sprovveduto cittadino al quale gli avevano assicurato la loro opposizione: povero fesso, altro che sprovveduto! Non ci avrebbe creduto neppure la buon anima di Giuann o Buciard!

E’ tutto un bluff, fanno finta di portare avanti interessi dei grumesi, di non essere d’accordo, fanno interventi da verginelli, da uomini di legge, ma nei fatti sono politicamente i più inaffidabili di tutti visto che almeno, ad esempio, Guido Miele che nel 2009 era contrario,  ha detto che oggi è favorevole perché è cambiata amministrazione, viva la sincerità anche se dobbiamo ricordargli che i terreni non sono cambiati, sono gli stessi.

Infine una nota passata inosservata, manca l’assessore Agnese Scarano già assente nelle ultime sedute della giunta. Qualcuno ipotizza la sue dimissioni motivate da una opportunità di  prendere le necessarie distanze dall’amministrazione a seguito di scelte non condivisibili. Attendiamo comunicati ufficiali per i chiarimenti se questa ipotesi risultasse a verità.