Su richiesta della minoranza che ha proposto di salvaguardare le zone F da possibili movimenti speculativi, il Presidente del Consiglio comunale Angelo Rennella, ha convocato il Consiglio comunale, mettendo all’ordine del giorno, incredibilmente, anche la revoca della delibera del 2009 che invece era il primo atto tendente a bloccare gli insediamenti dei supermercati sulle zone F, quelle riservate alle attrezzature collettive, ai servizi ai grumesi, al verde pubblico attrezzato, alle scuole!
Giovedì 15 settembre alle ore 19, sarà ricordata come la sera del definitivo colpo mortale alla città in tema di ambiente, servizi e per i pochi negozi rimasti ancora aperti.
ECCO IL COMUNICATO DEL CONSIGLIERE COMUNALE AVV. GAETANO DI BERNARDO A NOME DI STORIA FUTURA con i consiglieri Tammaro Faccenda e Tammaro Chiacchio
“Dopo che la maggioranza aveva disertato il consiglio comunale del 18 agosto voluto dai consiglieri Ricciardi, Mormile, dal sottoscritto, Faccenda e Chiacchio ai quali si è poi aggiunto Franco Iannucci, per una urgente riconvocazione sin dal giorno 19 agosto, ci son voluti 20 giorni di trattative interne alla maggioranza per accontentare qualcuno che faceva finta di non essere d’accordo a sganciare questo ulteriore schiaffo alla città e all’ultimo giorno disponibile, il Presidente Angelo Rennella, incredibilmente immette nell’ordine del giorno, oltre le due mozioni della minoranza tendenti ad eliminare ogni possibile movimento speculativo commerciale sui pochi terreni ancora disponibili per farci attrezzature collettive, anche la revoca della delibera n. 12 del 2009, quando il consiglio comunale di allora, diede mandato al funzionario di eliminare dallo strumento commerciale ogni possibilità di insediamenti di supermercati sulle zone F destinate ai servizi per i cittadini.
Tra l’altro qualcuno oggi presente in maggioranza come Guido Miele, la votò nel 2009 addirittura accompagnata da una nota firmata da Angelo Campanile sulla necessità di approvare quella delibera! un Angelo Campanile che è stato coordinatore politico di Idea Civica la lista di riferimento di Angelo Rennella: ora si spiega anche l’attuale posizione critica di Campanile.
In quel periodo era consigliere comunale anche l’attuale assessore Carmine d’Aponte, saremo curiosi di ascoltare oggi, cosa ne pensano di questa revoca tutti gli attori che nel 2009 invece la votarono o la condivisero politicamente.
Questa revoca sostanzialmente anticipa di fatto che la mozione della minoranza sarà bocciata e dal giorno 16 settembre prossimo, si apre la strada alle concessioni dei supermercati sulle zone F, determinando così l’inizio della fine dei pochi negozi rimasti in città e la definitiva archiviazione della possibilità di avere a Grumo Nevano spazi dedicati ai cittadini.
Questa è la verità, quella che in maniera goffa la maggioranza ha tentanto di mascherare prima che qualcuno o qualcosa mettesse d’accordo tutti. Una posta commerciale e politica altissima, tanto alta da incidere sulla volontà politica e accontentare anche chi, fino a ieri, faceva finta di non essere d’accordo. L’ennesimo schiaffo alla città, al bluff della partecipazione popolare alle scelte (perchè non fare un referendum??) che segnerà per sempre la storia di Grumo Nevano, quella storia già tanto mortificata negli ultimi mesi.
Nel frattempo, in virtù delle sentenze del TAR già favorevoli nel merito e della sicura illegittimità degli standard che si andranno a modificare, senza alternative di altri terreni per attrezzature collettive, e con la legge e il piano regolatore, che invece già prevede e determina gli insediamenti distributivi sulle zone D delle quali ne abbondiamo, anticipiamo che partirà il ricorso al TAR per fermare e annullare tutto.
Infine una considerazione, una osservazione legittima: E’ una scelta politica della maggioranza, ma nei fatti è palesemente riservata a poche persone, sotto la regia di qualcuno della maggioranza e qualche dipendente, scelta riservata agli interessi di pochi intimi e certamente non di tutta la città che subisce il fatidico colpo di grazia senza neppure essere interpellata.”
Avv. Gaetano Di Bernardo per Storia Futura con i consiglieri Tammaro Faccenda e Tammaro Chiacchio