Grumo Nevano, I PRIMI 15 MESI DELL’AMMINISTRAZIONE CHIACCHIO: MAI TANTO DEGRADO DI UNA POLITICA SOCIALE, AMBIENTALE, ECONOMICA, COMMERCIALE,

L’Amministrazione di Pietro Chiacchio per i primi 15 mesi passerà alla storia, senza ombra di dubbio, come quella politicamente più inefficiente e disastrosa della storia repubblicana.

Ne abbiamo ascoltato, letto e visto di tutti i colori: dalle simpatiche “caverne” sotterranee, all’altrettanto simpatico “padrono” della città. Perfino le notizie che lancia lo staff del sindaco pagato da noi cittadini, indirizzate verso Grumo Appula in Puglia invece che a Grumo Nevano, in Campania, in provincia di Napoli, 80028 sono risultate simpatiche!

Ma questa è la parte politica folkloristica dell’amministrazione, quella che ci fa un pò ridere, per sdrammatizzare, ma allo stesso tempo ci fa riflettere, tantissimo. Ci fa riflettere sulle capacità politiche e amministrative di un gruppo che, stando ai risultati – e non è detto soltanto da noi ma da una larghissima maggioranza della città – neppure l’ordinario riesce a garantire alla nostra comunità. E’ sotto gli occhi di tutti noi, principalmente sotto gli occhi di chi li ha votati.

Di cosa vogliamo parlare, delle antenne? Stanno li e ne metteranno altre perchè il Piano annunciato dal consigliere Gennaro Brisetti per delocalizzare è stato solo uno strillo e basta, oggi c’è totale anarchia su questo tema e dobbiamo aspettarci antenne in ogni posto della città.

Vogliamo parlare di via Pola ancora chiusa? Sono stati spesi 150.000 euro che il Comune sembra non doveva, attraverso una procedura pazzesca della quale ne dettaglieremo atto per atto dopo che Procura e Corte dei Conti  sono stati informati dalla minoranza. Vogliamo parlare del verde e delle attrezzature? Stendiamo un velo pietoso sullo stato di abbandono dei parchi giochi e stadio. Vogliamo parlare delle strade, della pulizia, della illuminazione? In 15 mesi intere zone assalite da erbacce, rifiuti e ripulite solo dopo continue segnalazioni dalla città. Strade al buio e impercorribili. Vogliamo parlare dei lavori pubblici? Tutto fermo nessun progetto di rilievo, anzi l’amministrazione Chiacchio passerà alla storia per quella che ha perso circa 6.000.000 di finanziamenti già stanziati dalla Regione che servivano per Piazza Capasso, Mendicicomio, Mercatino. Vogliamo parlare dell’Urbanisitica? Senza la realizzazione del PUA si sta cercando di tutelare soltanto interessi di pochi come le Zone F. Pallino importante sono i 48 alloggi dove addirittura dal Bilancio comunale, nonostante ci raccontano che soldi non ci sono,  hanno trovato il jolly per anticipare oltre 600.000 euro per far riprendere i lavori!

Vogliamo parlare della viabilità stradale, della sicurezza, del controllo del territorio? Una viabilità caotica, sui marciapiedi c’è di tutto e di più come ostacoli ai pedoni, nessun controllo per i marciapiedi occupati e di conseguenza la sicurezza di tutti noi non è tutelata.

Vogliamo parlare delle politiche sociali? Non riusciamo neppure ad accennare qualcosa visto che le uniche iniziative sono di carattere nazionale e di Ambito, tranne l’aver trovato pochi spiccioli per un contributo agli studenti. Nessuna iniziativa degna di rilievo e presenza passiva nell’Ambito 17 sovrastati dall’egemonia di Sant’Antimo senza fiatare.

Da non dimenticare alcune perle della giunta come l’assegnazione di un alloggio popolare senza graduatoria e senza bando pubblico, le vicende urbanistiche che investono il sindaco, la sua famiglia e qualche consigliere, la fase elettorale con le vicende della ex consigliere Ranucci, il flop del bilancio partecipato e la discussa distribuzione dei fondi alle iniziative, 30.000 euro persi per il piano della protezione civile, il flop del reddito di cittadinanza promesso in campagna elettorale, la questione delle strisce blu, le bollette della spazzatura sempre altissime e nessuna politica di premialità per chi differenzia. Di tutto ciò che è stato urlato in campagna elettorale non si è fatto niente, e pure 15 mesi non sono pochi.

Infine c’è la questione politica della maggioranza, un gruppo che si mantiene a galla certamente non per gli ideali di una Grumo Nevano efficiente, altrimenti oggi avremmo scritto che finalmente in Piazza Cirillo c’è odore di gelsomino. Si mantengono solo per difendere a denti stretti le loro posizioni politiche, gli incarichi professionali, le indennità, qualche clientela politica in attesa di portare a termine i progetti per le Zone F, i 48 alloggi, la Smart City: solo questi tre punti, poi possono pure andare a casa, hanno centrato i loro scopi politici, non certo quelli della città. Voci di piazza dicono però che non tutto il gruppo è coeso, qualcuno cerca di prendere le distanze quanto prima, visto che non intende accollarsi la spesa di 150.000 euro per il debito fuori bilancio per via Pola. Sarà vero? Noi non ci crediamo, per amor di patria forse qualcuno è disposto pure a partecipare alla spesa del debito fuori bilancio per via Pola pur di rimanere dentro il sistema politico, ma sarà una sua personalissima responsabilità erariale e politica.