SCOPPIA IL CASO D’APONTE CHE SU DOMANDA DI RICCIARDI CONFERMA “Si, una delle cinque idee progetti da finanziare, porta la firma di mia cognata, non vedo nulla di illegittimo” CRESCE L’AVV. DI BERNARDO, PERFETTO E IMPECCABILE IL SUO INTERVENTO POLITICO SULLO STATO DI ABBANDONO DELLA CITTA’: “Una catastrofe senza precedenti”

MAGGIORANZA  IN PIENO CAOS SULL’ESECUTIVO

Ancora una volta Grumo Nevano News, la nostra “clamorosa” informazione, ha colto nel segno, anticipando il palese conflitto d’interessi creatosi nella giunta comunale.

E’ stato Peppe Ricciardi a porre la domanda all’assessore Carmine D’Aponte coinvolto nella  vicenda, chiedendogli se la firmataria di uno dei cinque progetti da finanziare per il bilancio partecipativo, era sua cognata. Ebbene senza un batter ciglia D’Aponte ha confermato che la firmataria era sua cognata, in maniera davvero grottesca, alzando pure i toni della sua voce in una grottesca e inaccettabile tesi difensiva, arrampicandosi su quisquiglie tecniche di una sua personalissima interpretazione, dimenticando che esiste una morale politica, un’etica politica, un’opportunità politica per non incorrere in clamorosi falli. Le legge è chiara e vieta gli amministratori di adottare qualsiasi tipo di provvedimenti che hanno dei costi pubblici dove emergono parenti o affini fino al quarto grado, e la cognata è considerata come secondo grado. Non c’è tesi difensiva che tenga e si abbia almeno la decenza di ammettere l’errore è andare a casa. Mortificante per la città di Grumo Nevano perfino le parole di solidarietà espresse dal Sindaco! Ma dove siamo arrivati!!

Per fortuna a difendere i grumesi, la dignità dei cittadini, oltre a Peppe Ricciardi ci pensa un grandissimo Avv. Gaetano Di Bernardo il quale, attraverso un impeccabile intervento politico sullo stato di degrado e abbandono della città, ha messo a nudo a 360 gradi il fallimento dell’amministrazione Chiacchio.

“ Una catastrofe senza precedenti. Cominciando dall’abbandono della villa comunale, una via Pola ancora chiusa e senza soluzioni all’orizzonte, strade impercorribili, erbacce su tutto il territorio, caditoie otturate e maleodoranti. Uno stadio comunale appena inaugurato ma già abbandonato a se stesso, chiuso al pubblico nonostante i proclami e gli atti, con una parte inagibile. Una città incontrollata da tutti, dai vigili, dalle forze dell’ordine e l’amministrazione non interviene. Si pensa ad assegnare alloggi popolari senza bando pubblico, a sottoscrivere transazioni da 42.000 euro dove ho riscontrato addirittura la mancanza di una convezione per la direzione dei lavori,  ma inspiegabilmente,  pagata profumatamente, circa 50.000 euro, cosa gravissima che accerteremo per questi lavori del 2010. Ottima la giornata del benessere, ma invece di limitarci ad una sola giornata io propongo di istituire un poliambulatorio permanente gestito da medici volontari.  Chiedo anche che venga istituita una commissione d’inchiesta sui 48 alloggi i cui lavori dopo aver speso circa 1.000.000 di euro sono ancora fermi, devono essere accertate le responsabilità”.

Sul bilancio consuntivo 2015 l’assessore D’Aponte ha interpretato a suo modo la relazione dei Revisori dei Conti relegando il si condizionato dei Revisori come fatto marginale. L’Avv. Di Bernardo l’ha fortemente sottolineato il parere dei Revisori nella parte che conta e ha proposto il taglio della spesa attraverso il taglio degli stipendi del sindaco e assessori e lo staff del sindaco, uno staff formato da due persone che, alla luce dei risultati, non hanno prodotto nulla, 20.000 euro dei grumesi  buttati, un salasso per i cittadini le quote dei tributi locali”. A tal proposito l’assessore D’Aponte ha anticipato che investirà l’Equitalia nel recupero numerose cartelle a carico dei contribuenti morosi. Il bilancio passa senza i voti della minoranza tutta.

Apprendiamo che l’ufficio tecnico, dopo il blitz dei carabinieri per la incompatibilità con la platea scolastica, sta per tornare nella casa comunale nei punti colpiti dalla voragine e con il mal di pancia dei dipendenti che hanno i loro legittimi dubbi sulla sicurezza dei luoghi.

Una maggioranza in affanno e spaccata con tre fazioni in lotte intestine, alcuni chiedono l’azzeramento della giunta e di tutte le cariche, in particolare dopo gli eventi che hanno interessato D’Aponte, Cimmino e Chiacchio, oltre  a Mario Lamanna principale pomo della discordia di un’amministrazione che oltre a non produrre nulla, ha perso ogni consenso e credibilità nella città, in particolare in tutta quella gente che li ha votati. E in arrivo ci sono le conclusioni delle vicende giudiziarie.