LA CITTA’ AL LIMITE DEL DEFAULT SOCIALE E FINANZIARIO, MA CHI CI AMMINISTRA, PER SOPRAVVIVERE ALLA FASCIA, ALL’INDENNITA’ E ALLA POLTRONA SI LIMITA A RINCORRERE I CAPRICCI E LE RICHIESTE DI VELINE E VELINI.

Grave l’assenza in ogni settore della vita pubblica e dei servizi, impercettibile la presenza della Polizia Municipale sul controllo del territorio, siamo messi peggio dei paesi sottosviluppati

Tra assessori che curano le proprie attività professionali a dispetto del ruolo pubblico assunto, e quelli che si limitano solo ad incassare la loro indennità a fine mese saltando da un bar all’altro per le vie della Kabul a nord di Napoli qual è diventata la fu Grumo Nevano,  il tempo passa inesorabile e la situazione globale precipita ogni ora trascorsa. A prescindere dai problemi interni alla maggioranza, dovepure le pulci fanno rumore per ottenere di tutto e di più e senza un minimo di decoro ne senso di responsabilità civica, è grave l’assenza dell’amministrazione e degli uffici,  pure  sul minimo indispensabile. Cronica la quasi impercettibile presenza  della Polizia Municipale sul controllo del territorio sia per quanto concerne la viabilità che la sicurezza. Preoccupante il silenzio dell’amministrazione verso carabinieri e polizia per  un necessario e improrogabile rafforzamento delle pattuglie dopo i numerosi atti vandalici susseguiti in questi mesi, dall’incendio al parco giochi, ad ordigni esplosivi, per finire alla sfregio della Stele dedicata a Pasquale Miele.

Grumo Nevano sembra essere diventata zona franca dove tutto è permesso e fuori controllo, ma nonostante ciò, invece di blindare il territorio, l’amministrazione pare sia orientata addirittura ad aprire varchi stradali verso centri limitrofi come Casandrino(uscita asse mediano): a cosa e a chi serve aprire un varco del genere mentre non riusciamo neppure  a sistemare la nostra viabilità come in Via Dante zona pip, cosa si attende  che all’incrocio con viale Kennedy ci scappi il morto?Manutenzione delle strade, del verde e degli immobili comunali peggio dei paesi sottosviluppati, almeno lì hanno l’alibi del sottosviluppo dovuto a problemi ambientali, di clima, qui il sottosviluppo è galoppante, dovuto ad una totale mancanza di cultura politica, di cultura dell’amministrare la cosa pubblica con sacrificio, impegno e principalmente capacità politica e amministrativa. Chi oggi ci amministra cura esclusivamente i propri interessi in virtù proprio dell’assenza di questi valori, oltre ovviamente al fallimento dei partiti e della politica. La città è al limite del default sociale e finanziario ma chi ci amministra, per sopravvivere alla fascia, alla indennità e alle poltrone, si limita a rincorrere i capricci e le richieste di veline e velini, perdendo di vista la realtà e rendendosi complice di uno stato comatoso dal quale i grumesi  non riescono ad uscirne fuori grazie anche, e principalmente, ai loro voti.