Peppino Landolfo “Buon lavoro Giorgia. Grazie a te finalmente un Governo identitario di Destra. Oggi eravamo tutti noi di Destra, idealmente, in quell’auto dalla quale sei scesa”

Sono rimasto colpito da una frase ascoltata questa mattina pronunciata da una giornalista mentre iniziava il servizio del giuramento, in particolare l’arrivo dei Ministri e di Giorgia Meloni. “Partita alla guida di una 500, in 30 anni di lungo cammino, Giorgia si ritrova ad entrare nel cortile del Quirinale seduta nell’auto di servizio dalla quale è scesa per avviarsi a concretizzare non un sogno, ma un percorso politico in crescendo che gli permette di passare alla storia della Repubblica quale prima donna ad assumere la Presidenza del Consigli dei Ministri” è la frase pronunciata. Ripercorrendo in  Fiat 500 questi 30 anni a ritroso, per chi ha vissuto le vicende politiche partendo dal MSI, Alleanza Nazionale per poi approdare a Fratelli D’Italia, sempre con quella fiamma mai spenta, oggi è un giorno importante, è il giorno dell’arrivo alla destinazione dopo aver attraversato il deserto avendo nello zaino poca acqua e affrontato tantissime tempeste. E’ il giorno della ricompensa ad un popolo di Destra dei tanti sacrifici, delle tante lotte per difendere le proprie idee, spesso dalla emarginazione da parte di una pseudo cultura progressista caratterizzata da quella supponenza che ha portato la stessa sinistra, ad allontanarsi (semmai ci fossero state per davvero) dalla gente, dalle masse operaie, per avvicinarsi sempre più ai poteri forti, ai salotti “culturali”, perdendo di vista la realtà. Oggi però è principalmente il giorno della consacrazione di un Governo politico identitario chiaramente di Destra. Per il sottoscritto e per tanti uomini e donne di Destra, per tanti amici conosciuti durante questo lungo percorso, è come essere tutti insieme, idealmente presenti in quell’auto dalla quale stamattina Giorgia è scesa per recarsi dal Presidente Mattarella. Il compito di traghettare la Nazione fuori dalla palude nella quale è impantanata, non sarà facile in una situazione drammatica sotto tutti gli aspetti, ma, carissima Giorgia, a te certamente non manca il coraggio, la preparazione, la determinazione che hai già ampiamente dimostrato in questi anni per riuscire a centrare un altro importante obiettivo: quello di passare alla storia non solo quale prima donna premier, anche per aver contributo a superare questo momento di crisi economica, sociale, di guerra  assicurando alla nostra Nazione Italia, quel ruolo, quel prestigio, quelle concrete speranze di vedere migliorare tutti gli indici di vivibilità, di sicurezza, di coesione sociale, dei diritti, delle condizioni economiche e lavorative previste dalla Carta Costituzionale e che tutti gli Italiani meritano, in Italia e nel Mondo. Buon lavoro dai vecchi amici. Peppino Landolfo – Assessore al Bilancio del Comune di Grumo Nevano