Consorzio Cimitero. Peppino Landolfo “La scivolata di Francesco Russo su Grumo Nevano. Chiarisca altre vicende del consorzio, altro che reticenza del nostro Comune”

Sono molto meravigliato per la clamorosa scivolata sulla classica buccia di banana che il consigliere comunale, già sindaco di Frattamaggiore, Francesco Russo, ha realizzato in Consiglio comunale attraverso un intervento nel quale, riferendosi al Comune di Grumo Nevano sul debito del Consorzio comiteriale ha dichiarato queste testuali parole : comune reticente che continua a non versare le rate…Ebbene nulla di più ingeneroso e non veritiero perchè a fronte di un debito di 926.000 euro, nei mesi di febbraio e marzo di quest’anno, il Comune di Grumo Nevano ha versato 457.000 euro riferiti alle rate del 2020 e 2021. La restante parte fino al 2019 di competenza dell’OSL, Russo sa bene che si tratta un debito al momento congelato a seguito del dissesto finanziario. Contrariamente alle dichiarazioni del consigliere Russo, l’attuale amministrazione di cui sono assessore al Bilancio, ha invertito la tendenza e versa puntualemente le rate, mentre sembra che è proprio il suo Comune che al momento per il 2021 ancora deve saldare una parte. Essere accusati di reticenza nel non versare mi è sembrato davvero ingeneroso oltre che ripeto non veritiero. Il consigliere Francesco Russo invece di porre questo invito al consiglio comunale a sollecitare il nostro comune, tra l’altro tirando in ballo il responsabile dell’ufficio ragioneria attualmente contabile nel consorzio cimiteriale, con affermazioni di tipo politico, di presunte bandierine, di rigidità nel gestire la spesa, ha mai posto come domanda al consiglio comunale frattese e al sindaco chiarimenti sul gioco delle tre carte che sistematicamente avviene nel Consorzio per quanto concerne la quota della TARI, oggi di circa 130.000 a vantaggio del solo comune di Frattamaggiore che sconta le sua rata di 530.000 euro a spese dei cittadini di Grumo Nevano, e non si capisce il perchè questa cifra così onerosa a che tipo di smaltimento di rifiuti è riferita, mentre appena qualche tempo fa, prima di aver costruito un inceneritore che oggi elimina rifiuti speciali, il servizio era svolto per molto meno, per circa 60.000 euro da una ditta privata? Sui 6.000.000 in cassa, carissimo consigliere Russo, per caso trattasi delle quote provenienti dai ribassi degli appalti? Queste quote forse non dovevano essere girate ai cittadini per diminuire i costi dei loculi?? Ecco Francesco, fammi capire e fai capire ai cittadini di Grumo Nevano, Frattamaggiore e Frattaminore. Con immutata stima Peppino Landolfo Assessore al Bilancio Comune di Grumo Nevano