Grumo Nevano. Le bugie sui terreni dell’Area Pip da parte di chi ignora i fatti e gli atti. Nessuna vendita e fu il commissario Sarti ad aprire i varchi che recuperò 30 cm di sede stradale per errore di calcolo. Ecco gli articoli

Premesso che correva l’anno 2000, amministrazione Grimaldi, quando il Comune di Frattamaggiore decise di realizzare a ridosso di via Dante, su terreni esclusivamente in territorio del comune di Frattamaggiore, la famosa zona Pip. Un’area dove nessun terreno e sottolineo nessun terreno, era ed è in territorio grumese tranne la linea di confine in via Dante. Ebbene tralascio cosa avvenne sulla corsa ad accaparrarsi i lotti anche da parte di imprenditori grumesi che in un primo momento si raggrupparono in un piccolo consorzio che fallì l’operazione. Dal 2001 al 2007 le amministrazioni e i commissari nulla fecero per cercare di ottenere il massimo da parte del nostro Comune che nei fatti subiva quanto meno il passaggio dei mezzi pesanti e l’impatto urbanistico dei capannoni, delle altezze dei capannoni. Nel 2008 quando si insediò l’amministrazione guidata da Fiorella Bilancio, si cercò di affrontare la problematica con i cugini frattesi per poter addivenire ad una sorta di compromesso che potesse non penalizzare il nostro territorio. In data 21 Giugno 2010, venne sottoscritto a Frattamaggiore un accordo che all’epoca noi contestammo perchè nel rilievo della larghezza della sede stradale c’era stato un errore tale da restringere la carreggiata di circa 30 cm. Nella sostanza però l’accordo prevedeva la chiusura dei varchi d’accesso e una linea di confine alberata, quindi nessun accesso da via Dante e nessuna vendita di terreni. Ecco articolo di allora

Ad ottobre del 2010 l‘Amministrazione Bilancio venne sfiduciata e fu l’allora commissario Sarti a rivedere quell’accordo il giorno 10.11.2010 inserendo l’apertura di due varchi in Via Dante, gli attuali che permettono il passaggio dei mezzi pesanti e il recupero dei famosi 30 centimetri per errore di calcolo della sede stradale, oltre ad altre cose che non sono state mai realizzate, come il confine alberato  che doveva realizzare sempre Frattamaggiore. Quindi fu il commissario Sarti e non Fiorella Bilancio e nessuna vendita di terreni in quanto tutti nel territorio di competenza di Frattamaggiore. La smettessero di far circolare notizie false che dimostrano la loro totale ignoranza dei fatti. Sono ben altri i terreni che chi ha messo in giro queste bugie, vorrebbe realizzare un business che poi vi spiegheremo. Ecco l’articolo di allora