Domani sera si riunirà il Consiglio comunale per votare la salvaguardia degli equilibri del bilancio corrente 2019 e contestualmente la dichiarazione di pre dissesto finanziario a seguito di un buco accertato al momento – salvo verifiche successive sicuramente in aumento – di 4.200.000 euro. Tralascio di entrare nel merito delle eventuali responsabilità politiche, amministrative ed erariali delle precedenti amministrazioni che hanno accumulato il buco, sarà la Procura della Corte dei Conti a quantificare il danno e le eventuali sanzioni se dovessero emergere precise responsabilità. Oggi, alla vigilia del voto, di un voto che passerà alla storia amministrativa per la sua unicità nel decretare il fallimento dell’Ente pur se con la “scappatoia” del pre dissesto e dei famosi prossimi 90 giorni nei quali, nel redarre un piano credibile di recupero, dovrebbe scendere dall’alto dei Cieli, Gesù Cristo unico in grado di poter ripetere il miracolo della moltiplicazione delle entrate, occorre assumersi ognuno le proprie responsabilità, politiche, amministrative ed eventualmente erariali, con coraggio e senza codardia. Il popolo ha scelto, il popolo ha votato e chi domani ha l’ingrato onere per aver ereditato i disastri contabili delle precedenti amministrazioni, di non tradire il popolo, di non tradire se stesso e di scegliere se salvare la città o i vecchi amministratori, se correre dietro a ipotesi illusorie di recupero sponsorizzate da gruppi di potere interessati al piano o fare finalmente “l’omm”, come si dice dalle nostre parti. Scusatemi per “l’omm” ma è termine popolare, sanguigno e non politichese. Attendiamo per l’analisi e i dettagli.