Grumo Nevano. Alla Parrocchia della Madonna del Buon Consiglio il titolo di “Santuario Mariano Diocesano”. Il messaggio al Vescovo Spinillo di Padre Raffaele Pagano

Alla presenza del Vescovo Mons. Angelo Spinillo e delle autorità civili e militari, nella Parrocchia della Madonna del Buon Consiglio, per Decreto del Vescovo (che pubblichiamo a margine) eretta a Santuario Mariano Diocesano, si è svolta ieri la celebrazione eucaristica in onore della Beata Vergine Maria Madre del Buon Consiglio. Il titolo di Santuario è stato concesso dal Vescovo Spinillo che ha ritenuto valide di accoglimento le motivazioni nella richiesta presentata da padre Raffaele Pagano. Lo stesso Padre Raffaele ha voluto inviare al Vescovo e alla comunità il messaggio che pubblichiamo integralmente.

Reverendissimo e Carissimo Padre,
all’inizio di questa celebrazione eucaristica in onore della Beata Vergine Maria Madre del Buon Consiglio, il nostro primo pensiero e la nostra prima preghiera vanno al Signore per il nostro amato e defunto papa Francesco che affidiamo al suo immenso e misericordioso amore. Nella celebrazione di suffragio in cattedrale lo scorso giovedì, riportandoci le parole che l’Imam vi ha rivolto, ossia “il papa non è solo vostro”, ci avete ricordato il grande amore di papa Francesco non solo per la Chiesa ma per l’umanità intera, chiamata a guardare in altro oltre i limiti dello spazio e verso la pienezza della vita. Preghiamo per il santo padre e preghiamo fin da ora perché il Signore conceda a noi sua chiesa un altro pastore secondo il suo cuore.
Ho chiesto al coro di eseguire come canto di ingresso il brano Madre fiducia nostra. Il testo è chiaramente adatto al tempo di Avvento o Natale e quindi anacronistico rispetto a questo tempo liturgico che stiamo vivendo. Siamo infatti ai primi vespri della seconda domenica di Pasqua, o domenica della misericordia. La scelta è motivata dal fatto che proprio nel grembo della Vergine Maria è stata celebrata la prima liturgia della Nuova Alleanza: la preghiera liturgica infatti ripresenta e realizza l’opera salvifica di Cristo e Dio incontra l’uomo in una nuova e più efficace comunione di vita. Tutto questo avviene, pertanto, per la prima volta e in modo unico e mirabile nel grembo purissimo di Maria dove Dio assume su di sé tutta la nostra umanità fragile e segnata dal peccato. È il compimento della antica liturgia mosaica che ruotava intorno all’Arca della Alleanza.
Ma il Vangelo di Giovanni ci da altre due immagini significative di questo nuovo culto di cui Maria diventa immagine profetica e prefigurativa: alle nozze di Cana e ai piedi della croce. In entrambi i casi Gesù si rivolge alla Madre chiamandola “Donna”, proprio come Eva, la prima donna, la donna del peccato. Un termine alquanto offensivo in quella cultura e sicuramente strano per noi oggi ma non di certo per Gesù che, quale nuovo Adamo, avrebbe poi offerto in espiazione, sulla croce, al Padre, la nostra umanità, assunta dal grembo della Nuova Eva, dopo aver perpetuato il suo sacrificio vespertino nel grande sacramento dell’Eucarestia. In questo modo porta a compimento l’antico culto sacrificale del tempio di Gerusalemme.
Infine, con la Risurrezione, ci ha ridonato quella umanità sanata dal peccato e trasfigurata nell’amore del Padre.
È significativo che i Vangeli non ci raccontino delle apparizioni del Risorto alla Madre. Forse perché l’annuncio della Pasqua potesse risuonare in tutta la vita della Chiesa di cui Maria è Immagine e membro eccelso. Non è un caso che proprio nel Vangelo di questa domenica le parole che Gesù rivolge a Tommaso e agli Apostoli suonano discordanti con la temporalità dell’evento raccontato. Infatti sentiamo “beati quelli che non hanno visto ma hanno creduto”, mentre ci saremo aspettati il verbo al futuro “beati quelli che crederanno”. Cristo fonda la fede della Chiesa sulla fede testimoniata degli Apostoli.
Un semplice canto ci introduce, Padre, nella comprensione di tutta la ricchezza della storia della Salvezza. Da quando sono succeduto al nostro caro don Marco ho sempre voluto per la nostra comunità parrocchiale che ogni attività pastorale fosse sostenuta dalla preghiera e principalmente dalla preghiera liturgica. Nella preghiera abbiamo imparato e sempre più ci sforzeremo di vivere l’accoglienza dei più poveri, degli anziani, dei sofferenti, di chi la società contemporanea con diverse sfumature di linguaggio definisce “diversi”.
Dalla celebrazione della Eucarestia alla celebrazione di ogni Sacramento sempre la nostra preghiera la sentiamo sostenuta e benedetta dalla preghiera della Beata Vergine Maria che veneriamo e amiamo con questo titolo così caro e dolce di Madre del buon Consiglio.
Lei sostenga il vostro ministero episcopale orami vicino al venticinquesimo anniversario il prossimo 13 maggio, nel pieno di questo anno giubilare, e benedica il grande amore che avete per la nostra chiesa diocesana e per questa nostra comunità parrocchiale. Permettetemi padre, di salutare, ringraziare e affidare alla Madonna i fratelli sacerdoti del paese e i diaconi qui uniti alla nostra preghiera. Saluto e ringrazio il sig. Sindaco Umberto Cimmino, che è molto affezionato alla nostra parrocchia, insieme ai rappresentanti della Giunta e del Consiglio Comunale. Saluto e ringrazio le autorità civili e militari presenti. Saluto e ringrazio il Maresciallo Capo Salvatore Balbi insieme con il Brigadiere Luigi Petruolo e il Brigadiere Melania Lupoli: a voi affido il mio saluto personale per il comandante D’Alesio oggi impossibilitato a essere con noi. Saluto e ringrazio il Comandante della polizia Municipale Maria di Vicino con i colleghi presenti. Saluto e Ringrazio la delegazione dei Cavalieri dell’ordine del Santo Sepolcro di Gerusalemme: il delegato Cav. Raffaele Piccolo, il Cancelliere Cav. Giuseppe Marrazzo, il segretario Cav. Mario del Prete, il tesoriere Cav. Marcello Montinari e i tutti cavalieri presenti. Un caro saluto e un affettuoso ringraziamento per gli amici dei vigili del fuoco e dell’associazione dei vigili del fuoco di Napoli con il Presidente Patrizio Richiello, a cui mi lega un profonda e datata amicizia. Saluto e ringrazio la protezione civile sempre attenta e solerte alle necessità della nostra terra. Un saluto speciale e il mio personale grazie al gruppo dei ministranti e alla nostra corale Mater Bonii Consili diretta oggi dal Maestro Pina Mottola e ai musicisti Francesco Marchese all’organo, Giuseppe Soprano alla tromba, Salvatore Ruggiero e Maria Chiara Saviano al violino. Ringrazio e saluto il Consiglio Pastorale e il Consiglio degli affari Economici. Ringrazio e saluto tutta la famiglia di Azione Cattolica con la presidente Stefania Tramontano e il gruppo dei lettori curato da Guglielmo Venezia Saluto e ringrazio soprattutto le tante signore che con umiltà e dedizione rendono sempre bella pulita e accogliente la nostra parrocchia. Saluto e ringrazio tutti i miei collaboratori dei diversi settori pastorali che mi sostengono con il grande affetto che hanno per me e per la nostra parrocchia. Ringrazio e saluto tutta la comunità e tutti gli amici presenti che in tanti modi si sono adoperati perché questa celebrazione fosse degna della nostra Protettrice. Saluto e ringrazio tutti gli amici delle diverse comunità parrocchiali e diversi gruppi ecclesiali che annunciano il vangelo nella nostra terra, oggi presenti tra noi.
Tutti vi affido alla Vergine Santa del Buon Consiglio. In Lei Santuario della Divina presenza possiamo sempre trovare rifugio, conforto e sicura speranza per la nostra vita e la nostra testimonianza di fede e di speranza nella nostra terra di Grumo e in ogni luogo dove lo Spirito di Dio vorrà guidarci. Amen.