Peppino Landolfo “Il diritto di cronaca, l’elogio, l’offesa verbale nel non saper accettare la democrazia dell’informazione politica”

E chi l’avrebbe mai pensato di ricevere una risposta intrisa di livore e offesa verbale verso il nostro giornale per il solo fatto di aver riportato voci di una possibile investitura ad assessore per l’architetto Mario Cristiano, al quale Grumo Nevano News aveva anche sottolineato elogi alla sua figura professionale e politica, augurando che la voce fosse confermata. Improvvisamente leggo poco fa la risposta a firma dello stesso architetto che smentisce categoricamente una sua eventuale nomina nella giunta Cimmino, e stupisce il tono e le parole usate contro la nostra informazione definita “pseudo tale” invitandoci a fare “sport più remunerativi” oltre ad attaccare amministrazioni precedenti. Allora comincio dagli sport remunerativi. Ebbene si, noi da 23 anni facciamo informazione senza soldi, con i nostri soldi, a differenza di tanti (certamente non sarà il suo caso) che hanno fatto la loro fortuna professionale stando di fianco, dentro e organico ai partiti, alle lobbies di sistema, spesso finti ecologisti, pseudo urbanisti all’avanguardia, falsi difensori dei diritti altrui (propri), falsi paladini del sociale. Per noi è un vanto non fare sport remunerativi, se lo ricordi bene. Premesso ciò ricordo all’ottimo architetto che esiste un diritto di cronaca, una democrazia dell’informazione politica che si può condividere o meno, ma mai offendere. Per grazia di Dio la nostra è informazione viva e vegeta con centinaia di migliaia di lettori, e le voci sul totoassessore sono sempre esistite e ben accette, a maggior ragione quando c’è pure un elogio. Ma in questo caso egregio architetto poteva evitare una tale definizione della nostra informazione, una reazione intrisa di livore nei nostri confronti. Infine lei è libero di dire che le precedenti amministrazioni hanno fallito, ma vorrei ricordarle che lei è stato assessore in una di quelle che rimarrà alla storia per una serie di sprechi che ancora oggi paghiamo, a partire dall’ex edificio scolastico di Piazza Capasso. Difficile guardarsi allo specchio e fare un pò di autocritica, ma almeno accetti la democrazia dell’informazione e se le notizie lei ritiene siano false, basta smentirle, senza offendere. Con stima. Peppino Landolfo