
Dopo la squallida sceneggiata di ieri con la seconda seduta del consiglio comunale andata deserta, abbiamo fatto un giro di telefonate dalle quasi è emerso un quadro generale di un sistema da Repubblica delle Banane. Il primo dato di natura tecnica, investe il presidente del consiglio comunale il quale, contrariamente al nostro regolamento, che obbliga alla notifica di data e ora della seconda convocazione a tutti i consiglieri comunali e non soltanto agli assenti, ha notificato solo al consigliere Guido Miele assente alla prima seduta. Questa procedura probabilmente avrebbe reso nulla la votazione al Bilancio, questa la tesi di Idea Civica mentre noi siamo certi che con il voto sovrano del consiglio, i vizi di forma passano in secondo piano. E su questo primo aspetto si preannuncia una mozione di sfiducia al presidente del consiglio che se approvata anche dalla minoranza, passerebbe con nove voti. Dall’aspetto tecnico passiamo a quello che dovrebbe definirsi politico, ma è ovvio che di politica c’è nulla. Prima del consiglio comunale, il sindaco convoca alle 16 una riunione dei coordinatori che si presentano con i loro capigruppo e dove si contesta la prima confusione dei ruoli tant’è che non sortisce nessun effetto con urla tra l’assessore Campanile e la sinistra e il coordinatore ufficioso di 80028 che vanno via, in particolare la sinistra che, resosi conto dell’errore tecnico, lascia il presidente del consiglio da solo con il cerino in mano. Entrando ancor più nel merito, scopriamo che ad essere sotto accusa da parte di Idea Civica è il legame sistematico della lista 80028 e sinistra, con ufficio personale, finanziario e tecnico che avrebbe prodotto, secondo il loro parere, una serie di iniziative non condivisibili e improduttive per la città. Per questo aspetto, si è aperto un braccio di ferro con il sindaco per porre rimedio fino alla possibile rimozione di incarichi tecnici e di responsabilità di settore. Una brutta gatta da pelare per Rino Maisto. Noi però ribadiamo ancora che tutto è solo sceneggiata che alla luce di quanto descritto, preannuncia per il 15 settembre, un indecente volemose bene e ovviamente la rimozione delle poltrone contestate: presidenza, rup, settori. E il PD e la sinistra, per paura di scomparire politicamente, non batteranno ciglio dopo la Caporetto di ieri, statene certi.