Ancora un KO per Rino Maisto in un confronto che sin dall’inizio ha evidenziato la netta differenza che lo distanzia dalla capacità politica e amministrativa di Fiorella Bilancio. Molti gli scivoloni di Maisto, il primo con allusioni poco eleganti ha tirato in ballo i familiari ritenendo opportuno far fare i casellari giudiziari come ai consiglieri per una questione di massima legalità e trasparenza. Fiorella Bilancio accoglie con favore e ricorda a Rino Maisto l’importanza nel contrastare il fenomeno delle ipotesi di voto di scambio che ha colpito recentemente Melito e qualche mese fa la nostra città. Secondo scivolone: gli LSU a Grumo Nevano sono stati tutti stabilizzati caro Maisto e non chi si è chi no, a molti manca solo integrazione. Terzo scivolone. Lui è stato assessore alla sanità 2003 2008 periodo dove addirittura c’è stata una transazione da oltre 300.000 euro sullo scempio del mercatino di via Meucci, quella amministrazione che ha privatizzato l’acqua, ha portato il costo del servizio rifiuti da un milione di euro del 2002 ai 10 milioni di euro in cinque anni a partire dal 2003, ha parlato di difesa del verde dimenticando che nel 2008 voleva fare un parcheggio nel polmone verde delle Suore al corso Garibaldi. Ha parlato di fallimento dei finanziamenti ottenuti con Fiorella Bilancio dimenticando che ora ha il sostegno della lista 80028 che negli ultimi 24 mesi ha proposto al sindaco pro tempore gli assessori ai lavori pubblici e urbanistica con risultati molto negativi e da lui stesso evidenziati in questa campagna elettorale specialmente quando insiste sulle strade ed è grazie a questo immobilismo che abbiamo perso soldi e rischiamo di perdere tutti finanziamenti. Si è vantato del supporto dei sindaci del PD del circondario asserendo che finalmente potremo contare su di loro: poco rispettoso nei confronti dei cittadini grumesi che invece preferiscono un Sindaco autonomo, senza tutor dei quali lui pare già ne abbia abbastanza nella sua squadra. Un secondo confronto politicamente drammatico per Maisto.