Peppino Landolfo “Servizi sociali, quale futuro? Azienda speciale o mantenere l’attuale convenzione tra i Comuni?”

Nei Comuni che fanno parte dell’Ambito 17 (Grumo Nevano, Frattamaggiore, Frattaminore, Casandrino e Sant’Antimo) da alcuni mesi si è aperto il dibattito sulla costituzione di una società consortile per la gestione dei servizi sociali, rispetto a quello attualmente utilizzato nel Piano di zona, una convenzione che scadrà il prossimo 30 giugno 2021. Cosa sta accadendo in Regione Campania rispetto a questa scelta adottata dagli Ambiti territoriali? Alcuni numeri dicono che ad oggi 14 Ambiti su 65 hanno già costituito consorzi o aziende consortili e almeno altri 20 hanno in corso procedure di costituzione. Lo scorso 8 Giugno, in qualità di assessore alle Politiche Sociali, ho organizzato un incontro di lavoro che ha visto la partecipazione di Consiglieri comunali, assessori, funzionari comunali, i vertici dell’Ambito 17 e dei professori  Salvatore Gargiulo e Porfidio Monda. Proficua la discussione dove sono emerse le varie osservazioni al nuovo Statuto e alla Convenzione che riguarda la costituzione dell’Azienda Speciale Consortile. Osservazioni che saranno poste all’attenzione del Coordinamento per la stesura finale da parte dei 5 Segretari Comunali. Tutti i partecipanti all’incontro, fondamentalmente ritengono che  l’importante è che questo nuovo strumento di gestione dei Servizi Sociali,  funzioni meglio dell’attuale Convenzione e non ricada eccessivamente sulle tasche dei cittadini e, a prescindere dalle osservazioni tecniche da correggere o meno, alcuni aspetti di natura politica vadano approfonditi e concordati tra i 5 Comuni. Dal mio punto di vista credo che la soluzione Azienda, è una scelta coraggiosa per assicurare i servizi alla persona in maniera moderna, con la certezza della continuità attraverso figure professionali in pianta stabile, ponendo a carico dei cittadini, in linea di massima, gli stessi costi che attualmente sosteniamo ma con ulteriori benefici sia di carattere organizzativo, di funzionalità, ed economici, atteso le premialità previste della Regione Campania e le agevolazioni normative nazionali in tema di impiego di assistenti sociali. Da non trascurare poi l’aspetto giuridico e l’obbligo di portare i bilanci in pareggio e sottoporli al controllo e all’adozione di ogni singolo Consiglio Comunale. L’attuale Convenzione ha prodotto una serie di debiti da parte dei Comuni che dovranno essere definiti e ripianati nel tempo, cosa che non potrà più accadere nella futura Azienda. Il ritardo nei pagamenti verso chi elargisce i servizi non può che causare problemi nell’assicurare gli stessi servizi che per diritto, non possono ritenersi a tempo determinato, ma continuativi. E’ con questo spirito che tutti noi abbiamo l’onere di una scelta importante e responsabile.