Sant’Antimo, BOTTA E RISPOSTA SENZA ESCLUSIONE DI COLPI TRA CHIARIELLO E IL SINDACO RUSSO

“Ha detto di aver pagato l’accoglienza degli sfollati ed è stato clamorosamente smascherato dalle società alle quali l’ha solo imposta senza versare un solo euro. Ha detto di aver pagato i netturbini ed è stato smentito dai fatti lasciandoli senza stipendio. Stesse balle sul Servizio Civile, sulla manutenzione della pubblica illuminazione e sul dimensionamento scolastico, sulla riqualificazione delle strade e del verde pubblico, sulle luminarie e gli eventi delle festività natalizie e tant’altro: adesso basta, Russo non può fare il sindaco di Sant’Antimo. Deve dimettersi, se ne deve andare a casa. Lui e i suoi amici e famigli”. Lo afferma il consigliere Corrado Chiariello, coordinatore dei consiglieri di opposizione di centrodestra del Comune di Sant’Antimo. “Chi si fa eleggere e tira a campare a suon di frottole e propaganda senza pudore – sottolinea Chiariellonon è degno di indossare la fascia tricolore”. “I cittadini di Sant’Antimo sono una comunità sana e fin troppo paziente: in un paese normale un sindaco del genere sarebbe stato già preso coi forconi”, conclude Chiariello.

CITE. TAVOLO CON I SINDACATI DEL 05 FEBBRAIO. AGGIORNAMENTI.
Sindaco Aurelio Russo “È mio dovere e mia precisa responsabilità, informare i cittadini e i lavoratori del cantiere di Sant’Antimo, circa le determinazioni intraprese a seguito del tavolo tecnico che si è tenuto stamane, presso la Casa comunale. In queste ore, gli Uffici preposti stanno lavorando per verificare la disponibilità economica dell’Ente, al netto di pignoramenti e crediti. Pagheremo, ancora una volta, tutto quello che sarà disponibile; l’obiettivo, a tutela esclusiva dei lavoratori, è quello di garantire loro almeno una mensita’. Ma io sono anche il Primo cittadino tra i cittadini che hanno il sacrosanto diritto a vivere in una Città pulita. A questo proposito, ho ordinato alla Cite l’immediata ripresa delle attività previste dal contratto, di spazzamento, raccolta e trasporto dei rifiuti, con l’avvertenza che, in caso di perdurante ed ingiustificato inadempimento, procederò per garantire il servizio “in danno”; l’obiettivo, nell’esclusivo interesse dei cittadini, è quello di ripulire la strade dai rifiuti. Infine, è datato 04 febbraio l’atto di rescissione del contratto con Cite; ebbene, dal 03 marzo saremo liberi.