Peppino Landolfo “MEGLIO I POPULISTI CHE I GURU NEFASTI DELLA PEGGIOR SINISTRA RADICAL CHIC DEI SALOTTI MILIONARI E DELLE BANCHE”

In queste ore ne sento di tutti i colori sul nuovo governo: populisti, squadristi, fascisti, sono le definizioni più gentili lette e ascoltate. Da ridere il titolo di Repubblica di stamani “I populisti al governo”, scritto da Repubblica in qualità di braccio “armato” della sinistra miliardaria per la comunicazione alla platea classista e radical chic, oltre che essere poco credibile è veramente offensivo per l’intelligenza degli italiani

Quando la sinistra ne esce sconfitta in malo modo – e stavolta quasi sulla via di scomparire definitivamente – per i danni causati al Paese non da oggi, come Repubblica ben ricorderà, ma dagli anni ballerini del grande debito pubblico dell’era Craxi-De Benedetti, è diventato un classico definire populisti, squadristi e fascisti gli avversari in quanto non hanno alternativa che quella di incutere timore, creare tensioni per poi poter affermare dai salotti “avete visto? avevamo ragione”. Stavolta purtroppo non ne hanno azzeccato una, perfino l’andamento dello spred attraverso il quale è stata portata avanti una campagna comunicativa intimidatoria da una certa stampa di regime. Stavolta hanno avuto torto e pure di brutto perchè è nato non un governo populista, squadrista e fascista, ma semplicemente un governo popolare che è tutt’altra cosa. Un governo che ha già recepito una prima richiesta popolare dopo la stesura del contratto, istituendo due ministeri importanti: uno per il Sud, l’altro per la Famiglia e la Disabilità. L’unico squadrismo che auspico è quello di fare squadra intorno ai problemi reali, quei problemi irrisolti da anni di governo di una classe dirigente che ha prodotto uno dei debiti pubblici più alti del mondo, mentre Repubblica da giornale populista e “militarmente” schierato, quando il debito saliva, decideva che era meglio titolare “Siamo Campioni del Mondo”“Viva la maglia rosa”…