Grumo Nevano, “DIMETTETEVI, RESTITUITE DIGNITA’ ALLE ISTITUZIONI LOCALI PRIMA CHE SIA TARDI”

Con la recente nomina dell’assessore Gennaro Serra la giunta comunale guidata dal sindaco facente funzioni Carmine D’Aponte si compone di 4 assessori maschi ed uno donna.

Nell’ipotesi di reintegro del sindaco eletto Pietro Chiacchio dovrà essere nominato un secondo assessore donna (la legge ne prevede due), a quel punto uno degli assessori maschi dovrà lasciare questa giunta così tanto “operosa”, chi sarà? Sono possibili 4 ipotesi:

1) potrebbe lasciare Mario Lamanna visto che in due anni e mezzo non ha prodotto un fico secco;

2) potrebbe lasciare Antonio Chiacchio, che ha prodotto quanto il suo collega Lamanna, se non meno;

3) potrebbe lasciare il neo assessore Serra, dopo aver riempito il contenitore nelle more del ritorno del nostro esperto sindaco, ad oggi ancora agli arresti domiciliari;

4) potrebbe lasciare Carmine D’Aponte, che nei diversi anni da assessore al bilancio, dopo aver contribuito a portare al collasso le casse comunali (lo ha ammesso stesso lui in Consiglio Comunale quando disse siamo al capolinea), potrebbe finalmente dedicarsi ad altro. La città apprezzerebbe.

5) potrebbero lasciare Pina Chianese, Gennaro Brisetti, Rino Maisto, Angelo Rennella, Anna Di Matteo, Gianpiero De Santis, Guido Miele, Pasquale D’Angelo, Enzo Liguori, che dopo aver portato la città ai vertici nazionali delle classifiche negative per dignità politica e attaccamento al potere e alle poltrone, potrebbero finalmente trovare il tempo per leggere qualche buon libro di etica e dignità politica nei casi in cui il voto popolare, oltre ad essere stato caratterizzato in maniera numericamente determinante dalla vicenda Ranucci, abbia poi perso definitivamente logica e buon senso con il venir meno di un sindaco arrestato. A meno che qualcuno non sta pensando di fare a meno proprio del sindaco Pietro Chiacchio, e continuare “clandestinamente” il viaggio a bordo di una nave sganghera con grosse falle nello scafo. Ormai non ci sorprende più niente.

Se invece, prima delle imminenti decisioni degli organi prefettizi, decidessero di dimettersi tutti (cosa improbabile) realizzerebbero almeno un punto del loro programma elettorale: restituirebbero dignità alle istituzioni locali.