PEPPINO LANDOLFO “I cittadini hanno una sola speranza e non si chiama nè politica, nè Rossi, nè Bianchi, nè Neri, ma si chiama Procura della Repubblica di Napoli Nord, Pubblici Ministeri, Giudici delle Indagini Preliminari”

peppino landolfo wp

Lo so, adesso i filosofi con la pancia piena quando leggeranno questo articolo, storceranno il naso. A chi scrive non gliene frega un fico secco perché peggio di come siamo combinati, non si può.

Parlo del ruolo della politica rispetto alle leggi, alla democrazia, ai servizi, alla gestione delle risorse economiche che i cittadini impegnano per essere amministrati  con efficienza, equità, assistenza sociale. Laddove questo ruolo è ignorato al punto che la politica si limita esclusivamente ad avere un ruolo nella gestione degli apparati per uso personale lasciando alla deriva territori e abitanti, allora occorre che qualcuno, qualche entità diversa dalla politica, faccia qualcosa usando tutti i poteri in suo possesso per fare pulizia, senza la quale non ci potrà mai essere un timido sviluppo delle comunità,  da anni oppresse da questo andazzo.  Serve un’azione forte,  capace di dare una scossa a tutti, in particolare nelle aree dove la politica non esiste più, neppure sulle piccole cose che interessano i cittadini. E’ triste scriverlo, ma non serve più fare interrogazioni, chiedere risposte agli amministratori, fare proposte, no carissimi lettori è tempo sprecato, non serve più niente di tutto ciò perché la politica si è dissolta nel nulla e con se il ruolo principale delle amministrazioni.  I cittadini hanno una sola speranza e non si chiama nè politica, nè Rossi, nè Bianchi, nè Neri, ma si chiama Procura della Repubblica di Napoli Nord, Pubblici Ministeri, Giudici delle Indagini Preliminari, Carabinieri, Polizia, Guardia di Finanza. Non ci sono alternative ad un reset giudiziario degli apparati, tutto il resto è aria fritta, chiacchiere inutili. Quando per anni tutto è lasciato a marcire,  ignorando le grida di dolore dei cittadini spremuti come limoni soltanto per ingrassare le casse comunali, allora serve un procedimento più che amministrativo, di natura penale, che possa essere da esempio e possa liberare l’apparato contaminato, dai principali mali che lo hanno distrutto negli anni. Per un politico è difficile accettare che la Procura possa sostituirsi agli esecutivi, ma la situazione nel tempo è degenerata diventando irreversibile, qualcuno deve pur pagare di tasca propria e non sempre e soltanto  i cittadini. E’ la speranza di tutte le persone oneste che chiedono semplicemente di essere amministrati bene e finalmente un pò di giustizia.