Cardito, BIMBO UCCISO: LUTTO CITTADINO PER I FUNERALI. DON PATRICIELLO: ​«Orrore allo stato puro»

“Giuseppe è stato massacrato di botte con una scopa. Poi ha iniziato a picchiare me”. A raccontare la morte del bambino di 7 anni avvenuta domenica è la sorellina del piccolo, di soli 8 anni, ricoverata in gravi condizioni, ma non in pericolo di vita, all’ospedale Santobono di Napoli. Al termine di una violenta lite familiare il compagno della mamma, Tony Sessoubti Badre, 24 anni, nato in Italia da genitori tunisini, avrebbe sfogato tutta la sua rabbia nei confronti di due dei tre figli della donna, una 30enne napoletana. Illeso il più piccolo dei bambini, di 4 anni. Anche lui era in casa quando è esplosa la furia del giovane, che dopo essere stato interrogato per ore è crollato davanti agli inquirenti. “Sono caduti dalle scale”. Così aveva provato a difendersi. Ma alla fine non è riuscito a ingannare gli agenti, arrivati sul luogo dell’orrore allertati dai vicini di casa. Il piccolo Giuseppe sarebbe stato trovato dagli agenti adagiato su un divano, già morto. Secondo quanto raccontato dalla sorella, sopravvissuta ai colpi del patrigno, l’uomo si sarebbe accanito contro il fratellino e contro di lei armato di una scopa.

«Proclamerò il lutto cittadino nel giorno dei funerali e tutta la comunità di Cardito sarà la famiglia dei due fratellini della vittima». Lo ha detto il sindaco di Cardito, Giuseppe Cirillo, che anche questa mattina si è recato nello stabile dove un bimbo di 7 anni è morto per le percosse subite. Per la morte è stato fermato nella notte scorsa dalla polizia un giovane di 24 anni, cittadino italiano figlio di un marocchino, compagno della mamma della vittima. La data dei funerali non è stata ancora fissata. don Maurizio Patriciello «Siamo sconvolti, è orrore allo stato puro. Conosco la mamma e il fratellino piccolo del ragazzo, è una famiglia povera con problemi economici. Un mio confratello a Crispano si è preso cura di loro, li ha aiutati. Il fratello piccolo è un bambino splendido, educato buono. Quando arrivano notizie del genere si resta sgomenti, ci sono tante domande che restano inevase. Resta il mistero grande del male», conclude.