Grumo Nevano, CON IL SINDACO AGLI ARRESTI E’ IL MOMENTO DELLE RESPONSABILITA’: MA SIAMO O NO UNA CITTA’ NORMALE?

In una città normale, sindaco e consiglieri già avrebbero dovuto rassegnare le dimissioni, ma siamo a Grumo Nevano dove gli interessi per il potere prevalgono su tutto e tutti, a costo di rimetterci la propria identità politica.

Nessuno si dimetterà, lo fa sapere il sindaco attraverso il suo legale nonostante la conferma degli arresti domiciliari, lo fa sapere in giro il gruppo della sua maggioranza oggi guidato da un sindaco pro tempore non eletto dal popolo, legittimato dalle norme ma non dal voto popolare e già questo basterebbe, in un paese normale, a far rimettere il proprio mandato al protocollo generale da parte dei consiglieri comunali. Dopo la conferma dell’impianto accusatorio della Procura, siamo curiosi di conoscere cosa dirà chi dichiarava e ancora dichiara che trattasi di fatti personali. Avrà letto Topolino. Alcune indiscrezioni sui verbali sono emerse e sono abbastanza forti: ci troviamo di fronte ad uno scenario gravissimo, triste, senza precedenti per la nostra comunità e dagli sviluppi che a breve, potrebbero rivelarsi devastanti per l’amministrazione e il tessuto sociale grumese. Al di là di ogni riflessione nel merito, crediamo sia giunto il momento di decidere, di cosa fare da grande, di assumersi ognuno le proprie responsabilità. Cosa che fortemente dubitiamo se rapportato a ciò che abbiamo letto e ascoltato da alcuni esponenti della maggioranza. In casi come il nostro, in città normali, vedi Frattaminore, andare avanti con un sindaco “congelato” e un facente funzioni, non può avere nè futuro nè credibilità, ma soprattutto non avrà alcun beneficio per i cittadini, anzi si prospettano tempi durissimi e si prevede a breve, se nessuno si dimetterà, un ulteriore “terremoto”. Prefettura e Procura si avviano alle grandi decisioni.