Frattamaggiore, SCOPPIA LA POLEMICA: INCARICHI A PARENTI DI AMMINISTRATORI?

La premessa è che non si tratta di nessuna azione illegittima o illegale assegnare incarichi a parenti ma di una questione di sana etica politica, quella sana etica di cui, in quasi tutti gli enti locali, si son perse le tracce. Affidare incarichi a parenti diretti nessuno lo vieta se questi hanno tutti i requisiti previsti, ma un amministratore corretto, realmente dedito alla gestione della cosa pubblica nella massima trasparenza, dovrebbe evitare di incorrere in questi clamorosi scivoloni che toccano la sensibilità e la fiducia dei contribuenti verso la politica, verso chi amministra i nostri soldi, allontanandoli sempre di più dalla stessa politica. Ancora più clamoroso se addirittura gli incarichi vengono dati a marito e moglie per due lavori, come sembra sia accaduto a Frattamaggiore e il legame parentale risulta essere di quelli politicamente importanti, quelli che, dall’alto di responsabilità di segreterie politiche, dovrebbero dare l’esempio, ma nei fatti invece si rivelano cattivi direttori d’orchestra. Certo che assegnare due incarichi a due nipoti marito e moglie, non ce ne vogliano i diretti interessati, ma era consigliabile evitare per non dare il via al fuoco delle polemiche e alla mortificazione della buona e credibile politica.