Grumo Nevano, TANGENTI, FATTURE FALSE, FRODE, APPALTI TURBATI: UN QUADRO DESOLANTE EMERGE NELLE ORDINANZE DI PERQUISIZIONE E INFORMAZIONI DI GARANZIA

La Procura della Repubblica di Napoli Nord ipotizza i seguenti reati “Emissione ed utilizzo di fatture false per operazioni inesistenti utilizzate per mascherare il pagamento di tangenti in relazione all’appalto di un impianto fotovoltaico sulla scuola di via Baracca. Frode e turbativa d’asta nell’ambito della gara d’appalto, nell’affidamento e nella gestione del servizio di raccolta rifiuti”.

Premesso che un indagato non è colpevole fino ai gradi di giudizio dopo eventuale rinvio a giudizio, certamente un informazione di garanzia non può essere un titolo di merito, ancor di più per amministratori e pubblici dipendenti.

Le indagini condotte dalla Guardia di Finanza di Giugliano in Campania  su delega del Pubblico Ministero Dott.ssa Ilaria Corda della Procura della Repubblica di Napoli Nord e dal Procuratore aggiunto Dott. Domenico Airoma, hanno consentito di accertare che 11 indagati sono a vario titolo coinvolti nella commessione di ipotesi di reati di cui agli art. 2 e 8 del Dlgs 74/2000, art. 318, 353 e 356 del codice penale.

“In particolare- scrive la Procura – è emerso che l’emissione ed utilizzo di fatture per operazioni inesistenti sia funzionale a mascherare  il pagamento di tangenti ottenute da uno degli indagati per il tramite di altri indagati, tutti in concorso tra loro”.

“Mentre – continua la Procura –  sono emerse gravi irregolarità ascrivibili ai reati 318, 353 e 356 del codice penale, nell’affidamento e nella successiva gestione del servizio di raccolta rifiuti del Comune di Grumo Nevano a partire dall’anno 2006 ad oggi con condotta perdurante”. Più specificatamente si fa riferimento all’utilizzo di continue proroghe tecniche e al parco automezzi.

Questo è in sintesi ciò che emerge dalle ordinanze emesse dalla Procura della Repubblica di Napoli Nord. Un quadro desolante che si abbatte sulla casa comunale.