Grumo Nevano, Peppino Landolfo “La vomitevole aria di saccenza intrisa alla demenziale arroganza nei modi di interfacciarsi, non è altro che il paravento dietro il quale cercano di nascondere crac finanziari milionari ai danni della povera gente, abusi di cari, pratiche professionali ai limiti della legalità. Eppure qualcuno crede ancora di avere a che fare con gente perbene. Non è così amici cari”

La troviamo nel più squallido livello di bassezza politica mai registrato dalle nostre parti. I grumesi per natura non sono “sanculotti” francesi, ma credo sia venuto il momento di essere almeno dei Nelson Mandela.

Che la politica sia scesa ai livelli più bassi mai raggiunti, è un fatto oramai acclarato e endemico, salvo pochissime eccezioni.

Che la politica  sia caratterizzata sempre più da una presenza di soggetti voraci e pericolosi, è un fatto oltre che acclarato, purtroppo in continua espansione.

Che la politica abbia al suo interno soggetti che attingono consensi e si interfacciano con ambienti poco raccomandabili, è già storia.

Che la politica, quella grumese, sia caratterizzata in gran parte da una vomitevole aria di saccenza, intrisa alla demenziale arroganza nei modi di interfacciarsi che non è altro che il paravento dietro il quale, alcuni soggetti, cercano di nascondere goffamente crac finanziari milionari ai danni della povera gente, abusi di cari, pratiche professionali ai limiti della legalità, con finto perbenismo e il pavoneggiarsi sul nulla, come gallinacei affamati di granturco, è più che storia, è diventato un trend devastante per la società in quanto produce politici incapaci e ingordi, tutto a discapito della crescita territoriale e sociale.

Che la politica, quella grumese, negli anni, ha fatto e sta facendo di tutto, ad esempio, per tenere via Pola chiusa, l’edificio di piazza capasso chiuso, il mendicicomio chiuso e in parte usucapito, la casa comunale chiusa, i plessi scolastici occupati da uffici comunali, la villa caduti di nassiriya chiusa, il mercato chiuso occupato dai containers, la villa comunale abbandonata, le strade dissestate, le casse comunali in rosso con sperperi di miliardi di lire e milioni di euro, pochi e scarsi servizi, tasse alle stelle, è sotto gli occhi di tutti.

Che la politica, quindi, sia diventata purtroppo tutto ciò, allora prendo spunto dal post dell’amico Domenico Cacciapuoti e domando a tutti voi: Quanti grumesi ancora amano questo paese? Quanti grumesi sono sgomenti di fronte al degrado e all’incuria che stanno devastando la città? Quanti grumesi sono ancora disposti a credere nella politica come strumento di rinascita civica? Quante mamme e papà sono ancora disposti a difendere i propri figli, a credere nelle promesse delle istituzioni locali? Quanti grumesi sono disposti ad una ribellione delle coscienze e urlare i propri diritti calpestati? I grumesi per natura non sono “sanculotti” francesi, ma credo sia venuto il momento di essere almeno dei Nelson Mandela.